Leonelli(ASI) "In questi giorni sto ricevendo tanti messaggi e telefonate di persone che mi chiedono se sarò candidato alle prossime elezioni regionali di ottobre: a tutti rispondo che pur avendo svolto un solo mandato e avendo ricevuto la larga indicazione del partito della mia città, sono e rimango a disposizione del mio partito, il PD, che valuterà al meglio se avvalersi o meno del mio contributo. Detto questo, però, vedo troppo tatticismo in giro, figlio magari della volontà di farsi spazio nella lista del Partito Democratico magari a scapito di altri invocando criteri magari cuciti su misura, quando invece non ci sono liste bloccate o collegi uninominali, ma una lista di 20 persone rispetto ai quali i cittadini possono esprimere liberamente al massimo 2 preferenze.
Il tema qui è molto semplice e non servono grosse alchimie: un recentissimo sondaggio SWG pubblicato in questi giorni ci dice che la coalizione di centrodestra rispetto a quella composta da un eventuale accordo PD-M5S è avanti del 2,5%. Che tradotto in termini assoluti sarebbero circa 7/8.000 voti, che possono essere più che recuperabili con una squadra di candidati riconosciuti e apprezzati nel territorio regionale.
Possiamo permetterci di fare liste poco competitive?
Possiamo permetterci di lasciare fuori qualcuno perché forse così qualcun altro avrebbe più “spazio” o perché si presume che faccia riferimento a una sensibilità in questa fase non troppo “ortodossa” magari perché ha sostenuto al congresso candidati segretari che sembrano in uscita?
Non credo proprio! Il rischio concreto, se questi sono i dati, è che il 28 ottobre potremmo pentircene amaramente".

Lo dichiara in una nota il Consigliere regionale dell'Umbria del Partito Democratico Giacomo Leonelli.

 

 

*Foto di repertorio


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