“Definiti i nomi e le deleghe è ormai chiaro che la Lega in Umbria dopo aver tanto predicato bene, comincia a far vedere di che pasta è fatta”. Il consigliere regionale del Partito democratico Michele Bettarelli commenta così la firma dei decreti di nomina degli assessori da parte della presidente della Giunta regionale, Donatella Tesei.
“In Giunta – evidenzia Bettarelli - trova spazio (su input di Salvini?) il geometra Veneto Luca Coletto con delega alla Sanità. Ma la domanda sorge spontanea: la nostra regione ricca di risorse umane e professionali come declamato in campagna elettorale da tutti i rappresentati della coalizione della presidente Tesei, non è in grado di esprimere competenze e professionalità tali da ricoprire un ruolo così importante? Sempre la Lega fa approdare a Palazzo Donini il primo dei non eletti (nono per numero di preferenze) il ternano Enrico Melasecche. Due posti disponibili in Giunta e la Lega inserisce il primo degli esclusi con buona pace degli elettori e delle preferenze”.
Il consigliere di opposizione si chiede inoltre “che fine ha fatto chi ha preso tantissime preferenze? Non fa l’assessore per non dimettersi da consigliere? Ma l’interesse per la collettività che si è chiamati a rappresentare, sopratutto quando le elezioni si vincono con grande margine, dove è finito? Viene forse prima l’interesse proprio di garantirsi un posto sicuro per 5 anni? In Giunta – conclude Bettarelli - tre assessori esterni e due interni, squilibrio territoriale, una spartizione totalmente partitocratica che lascia territori come l’Alto Tevere, il Lago Trasimeno, il Folignate, lo Spoletino e l’Orvietano privi di rappresentanti nell’Esecutivo. Evviva la sovranità popolare, che per la Lega esiste solo se fa comodo. Poi in Giunta regionale però va chi è imposto da ‘Capitan Selfie’”.