BoriIl capogruppo regionale del PD, Tommaso Bori, commenta i tagli ai trasporti pubblici locali dell’Umbria e parla di “tagli draconiani: di 1milione e 750mila chilometri, con ricadute che potranno arrivare anche sui lavoratori oltre che sul servizio.” Secondo Bori il trasporto pubblico locale va considerato “non solo come un servizio alla persona, ma come un diritto da garantire al pari della sanità e della scuola”.

 

(UNWEB) Perugia, – “Dopo i proclami e la campagna elettorale, è arrivata la complessità del governare e l’ora delle scelte. E sembra già che la Giunta Tesei, assessore Melasecche in primis, sia in grado soltanto di prendere in mano le forbici e attuare tagli draconiani. Terribili i numeri annunciati, a mezzo stampa e senza partecipazione degli enti locali”. Così il capogruppo Pd, Tommaso Bori, commentando i tagli ai trasporti pubblici locali dell’Umbria.

“Il trasporto pubblico locale – spiega Bori – va considerato non solo come un servizio alla persona, ma come un diritto da garantire al pari della sanità e della scuola. La mobilità è il mezzo che consente l'accessibilità ai servizi fondamentali per molti cittadini umbri delle diverse fasce d'età e zone della nostra regione. È quello che abbiamo cercato di garantire negli anni, anche con strumenti innovativi come l'Agenzia per il Trasporti che porta in dote quasi 10milioni di euro di recupero IVA."

"Chi governa - continua Bori - deve, o dovrebbe avere, ben presente questo presupposto, evitando di andare ad aumentare le disparità e creare cittadini di serie A e di serie B, lasciando magari indietro quelli che vivono in aree più marginali. In questo contesto, è opportuno ribadire che lo scaricabarile, in politica, è arma tanto abusata quanto puerile. Chi governa è chiamato a fare le scelte per garantire pari dignità a tutti i territori e a tutti i cittadini oppure si privilegiano altre logiche”.

“Le decisioni che si stanno prendendo sull’argomento – prosegue Bori – non sembrano affatto andare nella direzione sperata. Si parla infatti di tagli di 1milione e 750mila chilometri, con ricadute che potranno arrivare anche sui lavoratori oltre che sul servizio. Rigettando qualsiasi ipotesi di taglio drastico e orizzontale  e cercando di tutelare tutti i territori dell’Umbria, saremo in campo in questa battaglia per dire no al populismo delle soluzioni facili che vorrebbe ridurre servizi invece che renderli più efficienti, tagliare invece di migliore. Chi governa – conclude Bori – deve prendere decisioni, possibilmente condivise e non autoreferenziali, assumendosi le proprie responsabilità invece si scaricarle sul passato”.


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