FORAIl consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l'Umbria) annuncia un'interrogazione a risposta scritta con cui chiede di sapere “come è avvenuta finora la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale (Dpi) ai medici di medicina generale, quali tipologie di mascherine sono state distribuite e si andranno a distribuire e in che numero per ciascun medico di famiglia dalle due ASL umbre; quali modalità sono state messe in campo per verificare e assicurare immediatamente i medici garantendo loro i quantitativi necessari per operare in sicurezza nel rispetto della propria e dell’altrui salute”.

 

(UNWEB) Perugia,  Il consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l'Umbria) annuncia un'interrogazione a risposta scritta con cui chiede di sapere “come è avvenuta finora la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale (Dpi) ai medici di medicina generale, quali tipologie di mascherine sono state distribuite e si andranno a distribuire e in che numero per ciascun medico di famiglia dalle due Asl umbre; quali modalità sono state messe in campo per verificare e assicurare immediatamente i medici garantendo loro i quantitativi necessari per operare in sicurezza nel rispetto della propria e dell’altrui salute”.

“È trascorso oltre un mese dalla sera del 9 marzo scorso – ricorda Fora - quando il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha stabilito il lockdown esteso a tutto il Paese con scadenza 3 aprile, poi prorogato al 13 e successivamente al 3 di maggio, ma continuerebbero a persistere per gli operatori sanitari difficoltà per il reperimento dei Dpi minimi e dignitosi per tutelare la propria e l’altrui salute. Ciò è grave e inconcepibile, in quanto la drammatica situazione generale e nazionale relativa alla carenza di tali dispositivi è stata superata già da qualche settimana. In particolare i medici di medicina generale ad oggi, 15 aprile, sarebbero nella maggior parte dei casi sprovvisti del materiale idoneo fornito dal sistema sanitario regionale, che sembra essere in procinto solo in questi giorni di una larga diffusione. Inoltre – conclude - alcuni lotti forniti alle Asl pare rechino diciture incredibili, vista la situazione odierna, tipo 'il prodotto non è adatto ad uso professionale–chirurgico o ospedaliero”.


 AVIS

80x190