Paparelli0104Il consigliere regionale Fabio Paparelli (PD) annuncia la presentazione di un’interrogazione alla Giunta regionale, “un appello” per il settore del turismo umbro “che attende da più parti risposte concrete per superare questa difficilissima fase emergenziale e per tornare ad essere operativo e competitivo”. Paparelli chiede alla Giunta “Quali strategie, risorse ed azioni concrete intende mettere a disposizione per la ripresa del comparto turistico, e con quali tempistiche, a tutela delle imprese e dei lavoratori del settore, in aggiunta a quelle già previste dal Governo".

 

(UNWEB) Perugia,  - “Quali strategie, risorse ed azioni concrete la Regione intende mettere a disposizione per la ripresa del comparto turistico, e con quali tempistiche. Quali misure a tutela delle imprese e dei lavoratori del settore, pesantemente colpito dalla crisi, in aggiunta a quelle già previste dal Governo”. Su questi i punti centrali il consigliere regionale Fabio Paparelli (PD) annuncia la presentazione di un’interrogazione alla Giunta regionale che vuol essere anche un “appello” per il settore del turismo umbro “che attende da più parti risposte concrete per superare questa difficilissima fase emergenziale e per tornare ad essere operativo e competitivo, appena le condizioni consentiranno la riapertura delle strutture e la mobilità delle persone”.
 
Secondo Paparelli “per preparare adeguatamente questa nuova sfida, che segue solo di pochi mesi gli sforzi compiuti per superare e vincere la prova altrettanto difficile del post terremoto, le istituzioni regionali tornino ad un confronto diretto con gli operatori per ridisegnare insieme il futuro del settore, cogliendo l’occasione di una revisione del nuovo masterplan triennale, previsto dal Testo unico, che permette di riattivare anche l’autorevole contributo di istituti specializzati del settore. È indispensabile – spiega - lavorare ad una programmazione congiunta che porti il sistema turistico regionale ad essere pronto a cogliere dapprima le opportunità offerte dal mercato interno, massimizzando anche gli stessi flussi endoregionali, per poi proiettarsi ad una nuova sfida internazionale”.
 
“Considerando che oltre il 65 per cento del mercato umbro è costituito da flussi turistici nazionali - aggiunge il consigliere PD - possiamo essere tra le regioni maggiormente in grado di intercettare i nuovi flussi già a partire dalla riapertura della prossima stagione estiva, purché adeguatamente preparati a farlo. In particolare l’Umbria, nel 2018, era tornata a superare per la quarta volta nella sua storia la soglia delle 6 milioni di presenze con un incremento del +4.33% di arrivi e +1.58 di presenze anche rispetto al 2016 e del +3.22% e +2.88% rispetto al 2015, anno precedente agli eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia, recuperando in pochi mesi le perdite conseguenti alle terribili scosse sismiche. Ciò a dimostrazione che uno sforzo congiunto e una prospettiva condivisa tra operatori ed istituzioni, sono gli elementi di forza che possono far vincere anche questa nuova sfida”.
“Serve un’azione fortemente incisiva e sfidante su cui la Regione possa cimentarsi – sostiene Paparelli - resa possibile dallo stesso dettato costituzionale del nuovo titolo V, che attribuisce alle Regioni una competenza esclusiva sulla promozione dei propri territori su scala nazionale. E non basta aver rimodulato il Fesr mettendo a disposizione unicamente della promozione turistica 21 milioni. Occorre rimodulare il masterplan triennale 20-23 alla luce di ciò che accadrà, prestare attenzione alla liquidità del settore, pensare ad azioni di comunicazione mirate sul mercato interno anche regionale, e mettere in campo azioni per i lavoratori precari e stagionali del settore oltreché prevedere aiuti e misure per il commercio e l’artigianato legato al turismo stesso”.

“Essere pronti per le fasi 2 e 3 dell’emergenza – conclude Paparelli -, significa programmare già oggi il futuro prossimo, ed auspico che si faccia coinvolgendo anche l’intero Consiglio regionale e le parti sociali”.


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