120923190 2827822587454761 5832608876907873238 nIl consigliere Paola Fioroni (Lega-vice presidente Assemblea legislativa) interviene su alcune criticità che stanno interessando la scuola. “Ad un mese dell’avvio delle lezioni – stigmatizza in una nota - mancano ancora i docenti, gli insegnanti di sostegno e il personale Ata per garantire un normale orario delle lezioni”. Nell’annunciare in proposito una mozione ed una interrogazione, punta il dito sul Governo che “doveva porre “maggiore attenzione agli emendamenti presentati dalla Lega al decreto Agosto, la cui approvazione avrebbe garantito la conversione di 50mila cattedre di sostegno da ‘organico di fatto’ in ‘organico di diritto’ evitando di continuare ad appoggiarsi al girotondo dei supplenti”.

 

(UNWEB) Perugia,  “Ad un mese dell’avvio delle lezioni mancano ancora i docenti, gli insegnanti di sostegno e il personale Ata per garantire un normale orario delle lezioni”. Così Paola Fioroni (Lega-vice presidente Assemblea legislativa che annuncia, su queste criticità, una mozione ed una interrogazione.

“Dai territori nazionali e regionali – osserva - giungono dei dati a dir poco sconfortanti con innumerevoli cattedre rimaste ancora scoperte e scuole con orario ridotto. Dopo un avvio disastroso dell’anno scolastico, ad oggi, sono ancora un centinaio gli insegnanti di sostegno da nominare nelle scuole superiori nella sola provincia di Perugia, ci saremmo pertanto aspettati maggiore attenzione da parte del Governo agli emendamenti presentati dalla Lega al decreto Agosto, la cui approvazione avrebbe garantito la conversione di 50mila cattedre di sostegno da ‘organico di fatto’ in ‘organico di diritto’ evitando di continuare ad appoggiarsi al girotondo dei supplenti”.

“Il sistema scolastico – commenta - si è invece ritrovato con nuove procedure di incarichi di supplenze annuali che i provvedimenti del Governo hanno scaricato sulla gestione centralizzata degli Uffici territoriali scolastici non fornendo tempistiche utili per un lavoro così complesso, unitamente alla costituzione di quelle Graduatorie provinciali per le supplenze, le Gps, che dovevano essere pronte per l’inizio di settembre e che a distanza di un mese non risultano ancora definitive. Circostanze gravi – sottolinea - perché si vanno a determinare nel pieno del ritorno dell’emergenza sanitaria, a cui si aggiungono alcuni docenti restii ad accettare le supplenze, in tempo di Covid19, in cambio di stipendi ridotti all’osso e garanzie di stabilizzazione praticamente azzerate”.

“Aver ignorato il grande piano di stabilizzazione che la Lega aveva proposto a marzo – spiega Fioroni -, è all’origine delle attuali difficoltà a reperire personale. Ancora pochi giorni e poi scadranno i tempi tecnici per un eventuale decreto Stabilizzazioni immediatamente esecutivo e dopodiché ci si potrà affidare solo a supplenti per il corrente anno scolastico”.

“In base al Testo Unico in materia di Istruzione – osserva Fioroni - è infatti ancora possibile attivare il maxi piano di stabilizzazione degli insegnanti per titoli e servizio che la Lega ha proposto a marzo per disporre in tempo utile dell’organico necessario al regolare avvio dell’attuale anno scolastico. La decisione spetterebbe al ministero dell’Istruzione che si è invece preoccupato di confermare la data del 22 ottobre per l'avvio del concorso straordinario che molti insegnanti si ritroveranno nell'impossibilità di partecipare per contagio e quarantena, stressando ulteriormente le scuole, che verranno private di molti docenti, i quali andranno a sostenere le prove del concorso. Ma tutto ciò soprattutto non porterà in cattedra nessuno nel corrente anno scolastico continuando quindi ad ignorare la possibilità di assumere la graduatoria e quindi disporre di tutto il personale docente necessario per l’effettivo e reale riavvio delle lezioni”.

“Fermo restando che la dimensione umana rimane la linfa per ogni rapporto educativo – commenta Fioroni -, nei mesi estivi si sarebbe dovuto e potuto anche perfezionare le linee guida della didattica a distanza (DAD) che rappresenta l’unica strategia nella denegata ipotesi in cui la pandemia dovesse obbligarci a scelte di chiusura forzata. In tal senso si sarebbero dovuti prevedere contributi massivi alle famiglie per i supporti tecnologici invece che nuovi banchi a rotelle, e ponendo così il sistema scolastico in condizione di reagire tempestivamente e con efficacia ad ulteriori livelli di emergenza”.

“L’istruzione – rimarca Fioroni - è un diritto costituzionale che deve essere garantito a tutti. Per questo occorre contribuire ad un sistema scolastico realmente inclusivo e ad un percorso educativo scevro di ogni potenziale discriminazione. In considerazione di tutto ciò e visto anche il parere e le modifiche richieste dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) e dalla Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH) alla bozza di decreto del Ministero della Pubblica Istruzione in materia di adozione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) e delle relative linee guida, ho depositato una mozione”.

“Con questo atto - spiega Fioroni - si impegna la Giunta regionale a mettere in atto ogni utile, intervento e sollecitazione nei confronti del Governo nazionale affinché siano accolte le proposte avanzate dalle associazioni e dalle famiglie degli studenti con disabilità. Si chiede inoltre l’accoglimento delle indicazioni del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, in riferimento allo schema di decreto (‘Adozione del modello nazionale di piano educativo individualizzato e delle correlate linee guida, nonché modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità’). Si sollecita poi - aggiunge - l’impegno della Giunta a mettere in atto, nel quadro delle proprie competenze, ed in collaborazione con i responsabili del sistema scolastico regionale e con le autonomie locali umbre, ogni iniziativa volta a favorire l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità quale occasione di promozione umana e crescita della comunità educante”.

Fioroni annuncia inoltre la presentazione di una interrogazione alla Giunta regionale “per sapere quali misure sono state adottate a livello regionale, comprese quelle di carattere economico, per favorire la ripresa delle attività didattiche, sia in presenza che a distanza, nelle scuole e nelle università regionali”


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