Coronavirus, ordine del giorno del consigliere Luca Valigi: necessario valorizzare ed incentivare le attività motorie e sportive svolte dalle associazioni presenti nel territorio comunale a favore di persone con disabilità le quali, soprattutto a fronte dell’attuale emergenza sanitaria, hanno avuto meno opportunità di inclusione sociale
(UNWEB) PERUGIA – “Doveroso e di fondamentale importanza valorizzare l’attività svolta dalle associazioni che svolgono sport integrato a favore di persone con disabilità, vista la particolare necessità di queste ultime di partecipare in gruppo ad attività sportive e socio-culturali, ad esempio laboratori, gite ed escursioni, come strumento per l’inclusione sociale , per evitare situazioni di isolamento ed
esclusione dalla società.
Attraverso un ordine del giorno il consigliere comunale della Lega Luca Valigi propone al sindaco Andrea Romizi ed alla Giunta di “attuare tutte le iniziative che possano supportare nel migliore dei modi le molteplici attività svolte nel territorio comunale e rivolte a persone con disabilità, sia sportive che laboratoriali e di avvicinamento agli animali, come la pet therapy”.
Si legge in una nota che porta la firma del consigliere Luca Valigi: “L’attuale emergenza sanitaria legata al Covid, unitamente alle molteplici problematiche che ha causato sull’intero sistema nazionale sotto svariati punti di vista, ha senza dubbio comportato anche un importante pregiudizio per i tanti ragazzi con disabilità che si sono trovati a dover interrompere lo svolgimento
di predette fondamentali attività come indispensabile strumento per l’inclusione sociale. Molte sono le famiglie – si legge – che richiedono alle associazioni del terzo settore di organizzare attività
oltre lo sport per occupare le giornate dei tanti ragazzi disabili presenti nella nostra Città.
Esempio da prendere come riferimento è senz’altro quanto svolto a Perugia dall’Asd Viva, una delle più grandi associazioni italiane che svolge attività nel palazzetto comunale di Sant’Erminio con l’obiettivo di rendere lo sport accessibile a persone con disabilità motorie, cognitive e sensoriali avvalendosi per lo svolgimento di predette attività di personale retribuito ed altamente
qualificato”.
Prosegue la nota: “I tipi di associazione descritti svolgono un ruolo di primaria importanza in quanto migliorano la qualità della vita delle persone con disabilità favorendo l’inclusione sociale.
In particolare, i ragazzi con disabilità sono in difficoltà dopo l’esito del periodo di formazione scolastica della scuola superiore di secondo grado, in quanto una volta terminate le scuole superiori viene interrotta una routine scolastica che scandiva l’arco della giornata e favoriva la frequentazione giornaliera dei compagni di classe. Terminato tale periodo – aggiunge Luca Valigi – i ragazzi perdono i contatti con i loro coetanei, incontrano difficoltà negli inserimenti lavorativi ed
inevitabilmente, spesso si isolano diminuendo le loro capacità residue”.
Secondo il consigliere comunale della Lega “l’organizzazione delle attività sopra menzionate (piccoli impegni lavorativi, attività teatrali, gite), oltre ad essere una risorsa per i ragazzi con disabilità e de relato per le loro famiglie, lo è anche per i servizi socio-sanitari e per le Cooperative Sociali del territorio. Per il Comune di Perugia queste importanti realtà associative che svolgono le attività richiamate costituiscono senza dubbio alcuno un valore aggiunto da tutelare, anche in applicazione di quanto stabilito dalla Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità che garantisce la piena ed effettiva inclusione sociale anche attraverso misure appropriate per incoraggiare e promuovere la partecipazione delle persone con disabilità alle attività sportive ordinarie a tutti i livelli.
A livello pratico normativo – conclude - uno strumento utile per la valorizzazione delle attività delle Associazioni interessate nel territorio perugino potrebbe essere la Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato ed interventi e servizi sociali” n. 328 del 2000 che prevede che la programmazione ed organizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali compete agli enti locali, alle Regioni ed allo Stato secondo il principio della sussidiarietà”.
