(UNWEB) – Perugia- Una ricognizione sullo stato delle Società, Agenzie ed Enti di cui la Regione fa parte, un cambio di approccio nella loro gestione, l’individuazione strategica della mission, un efficientamento in merito a funzioni e costi. Questo il percorso che la Regione ha intrapreso e che è stato illustrato in una informativa che la presidente Donatella Tesei ha presentato alla Giunta regionale.
GESTIONE PIÙ AMPIA
In questa prima fase si è innanzitutto proceduto ad una riorganizzazione delle competenze in tema di controllo strategico e gestionale che ha portato da un lato ad estendere ad altri Enti costituiti e partecipati dalla Regione il controllo già attuato su alcune società partecipate, e dall’altro all’attuazione del controllo gestionale su di esse. Uno sguardo, dunque, a tutto campo che coinvolge 14 realtà considerate, dall’attuale amministrazione, più significative. Queste sono, oltre alle Società partecipate direttamente (Umbria Digitale, Parco Tecnologico Agroalimentare, Umbria Mobilità, Sviluppumbria, Umbria Salute e Servizi e Gepafin) e le strategiche indirette (SASE e Umbria Fiere) le Agenzie Ater, Afor e Aur, nonché i principali Enti a controllo regionale (Consorzio Villa Umbra, Umbraflor, Fondazione Umbria Jazz).
OBIETTIVI
Tale processo ha lo scopo di portare ad ottenere dei benefici per la collettività. Nello specifico sono 4 gli obiettivi che si vogliono raggiungere: rendere certa e riconoscibile la mission di servizio di pubblico interesse perseguita da ogni soggetto partecipato, aumentare qualitativamente e quantitativamente il livello dei servizi offerti, migliorare la produttività efficientando le risorse ed infine ridurre la spesa pubblica di sistema.
Tutto ciò anche in continuità con l’obiettivo di politica regionale già conseguito per l’anno 2020, che ha registrato un significativo efficientamento della spesa di sistema con una riduzione di trasferimenti verso gli Enti regionali per circa 1.000.000 di Euro.
TAPPE
Già nel febbraio del 2020, in seguito alla ridefinizione degli assetti organizzativi regionali e in vista del rinnovo del management di gran parte degli Enti regionali, la Presidente ha rivolto agli Amministratori allora in carica la richiesta di una relazione sintetica sullo stato di salute degli Enti gestiti a cui si sono susseguiti una serie di incontri anche allo scopo di avviare con gli Enti un percorso di ridefinizione delle mission e soprattutto di riposizionamento strategico. Questo ha inoltre permesso, laddove gli Amministratori fossero in scadenza, di individuare le giuste professionalità e caratteristiche dei loro successori.
A settembre sono state richieste alle Società e agli Enti strumentali regionali di trasmettere: relazione semestrale dell’attività, previsione dei risultati della gestione al 31 dicembre, obiettivi conseguiti, analisi di eventuali scostamenti e criticità rilevati, interventi correttivi proposti.
Con la stessa nota si chiedeva il piano industriale triennale, la mission e le linee strategiche di sviluppo dell’Ente, nonché gli obiettivi programmatici triennali e relativi budget previsionali, i costi e l’eventuale revisione della spesa anche al fine di dar seguito alle osservazioni della Sezione regionale della Corte dei Conti formulate in sede di controllo e di parifica del bilancio regionale
Sulla base della documentazione richiesta la Giunta definirà il programma triennale di attività 2021-2023, con determinazione degli indirizzi e obiettivi gestionali, che potranno prevedere cambi di rotta, ristrutturazioni o fusioni, sui quali impegnare il management societario. I piani saranno vagliati dai soci e successivamente presentati alla cittadinanza così che sia chiara e trasparente funzione, obiettivi e costi di ogni Ente.