L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato a maggioranza (con 14 voti favorevoli e 2 contrari) il Piano della programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2021-22: non ci saranno altri licei musicali e sportivi come richiesto dai territori dell’Altotevere e da Orvieto. Confermate le autonomie in deroga per le zone decentrate.
(UNWEB) Perugia, – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato a maggioranza (con 14 voti favorevoli e 2 contrari) il Piano della programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2021-22. Hanno votato a favore Pastorelli, Fioroni, Mancini, Melasecche, Peppucci, Carissimi, Rondini e Nicchi (Lega), Squarta e Pace (FDI), Morroni (FI), Fora (Patto civico), Agabiti (Tesei per l’Umbria) e la presidente Tesei. Hanno votato contro i consiglieri Bettarelli (Pd) e De Luca (M5s). Gli altri consiglieri non hanno preso parte al voto, spiegandone i motivi.
Non è stato possibile accogliere alcune richieste provenienti da vari territori, come si evince dalla Relazione di maggioranza depositata agli atti dalla presidente della Terza commissione Eleonora Pace: pareri non favorevoli al liceo musicale a Città di Castello e al liceo sportivo ad Umbertide per la presenza di due indirizzi identici nella stessa provincia, il musicale a Perugia e a Città della Pieve, il liceo sportivo a Gubbio e a Foligno, già in deroga alle previsioni ministeriali di uno solo per ogni provincia. Per le stesse ragioni, anche al liceo classico e artistico di Orvieto è stato detto di no a un indirizzo musicale. Il Ministero dell’Istruzione non autorizza costi ulteriori per gli insegnanti, maestri di strumento e di disciplina, che dovrebbero aggiungersi a quelli dei licei. Altro fattore decisivo quello della sostenibilità di nuovi corsi alla luce della costante riduzione del numero di iscrizioni su cui comincia a influire il processo di denatalità. Le stesse autorizzazioni concesse dal nuovo Piano per l’offerta formativa sono subordinate all’organico che verrà assegnato dal Ministero.
Il relatore di minoranza, Michele Bettarelli (PD), ha sottolineato come l’emergenza covid abbia costretto a presentare un atto che “è la riproposizione di quello dell’anno precedente, comprese le promesse di ascoltare per il futuro le richieste pervenute dai territori. I pareri delle province non sono stati riconosciuti e si è arrivati a un documento che si allinea alle decisioni già prese dall’Ufficio scolastico regionale. La Regione, pur avendo la possibilità di fare deroghe, ha rinunciato, in pratica ratificando decisioni già prese da altri. In particolare, per l’Altotevere sono state annullate tutte le richieste provenienti dal territorio, mentre in altri casi sono state concesse deroghe. Per questo il voto sarà contrario”.
INTERVENTI
Donatella Porzi (PD): “Ci sono state istanze e richieste diverse ma non abbiamo avuto il tempo e la possibilità di esprimerci né in Commissione né oggi, dal momento che dobbiamo votare l’atto nella sua interezza. Sappiamo che non si possono aprire nuovi indirizzi in tutte le città, serve un numero di studenti sufficienti per aprire una classe e per mantenerla nel tempo. Avrei voluto prendere le mie responsabilità e discutere caso su caso, invece non sono nelle condizioni di votare questo atto”.
Andrea Fora (Patto civico): “Si tratta di uno degli atti più importanti di competenza della Regione, però è la riproposizione quasi identica del precedente. Necessaria una riprogrammazione complessiva dell’offerta formativa della nostra regione, anche per il mutato contesto: la natalità è crollata del 32 per cento, siamo cioè alla metà del numero di studenti umbri per i quali questo atto era stato concepito. Apprezzo che, a differenza dell’anno scorso la Giunta non abbia proceduto a continuare con l’uso a mio avviso sbagliato delle deroghe, ma si deve affrontare una riprogrammazione complessiva piuttosto che continuare così e se la Giunta si impegnerà su questo avrà il mio voto favorevole”.
Paola Agabiti (assessore regionale): “Il dimensionamento scolastico e l’offerta formativa necessitano di una attenta fase preparatoria e coinvolge a vario titolo enti locali e Regione. Dobbiamo garantire il diritto all’istruzione tenendo conto delle diverse esigenze. La nostra azione è stata rivolta ad armonizzare le varie istanze con una efficace distribuzione all’interno del territorio regionale. Ovviamente abbiamo accolto le richieste che erano realizzabili. La Regione può derogare, ma se poi non c’è la possibilità di avviare un nuovo indirizzo formativo daremmo solo un’illusione alle famiglie e ai ragazzi. Nel 2021 verranno definite le nuove linee guida regionali, che terranno conto dei cambiamenti sociali in corso, che dovranno essere approvate dall’Assemblea legislativa”.
Tommaso Bori (PD): “Questa maggioranza si astiene dal governare, come si vede anche su questo atto. Si va avanti prendendo tempo, non facendo scelte o facendone a danno di alcuni territori. Il Pof deve essere strategico per la formazione della società civile, si diventa cittadini a scuola e la scuola deve essere per tutti. Non parteciperemo al voto, questa è la nostra decisione politica”.
SCHEDA PROGRAMMAZIONE DELLA RETE SCOLASTICA E DELL’OFFERTA FORMATIVA PER L’ANNO SCOLASTICO 2021-22:
OFFERTA FORMATIVA
PERUGIA: parere favorevole, anche se subordinato all’organico assegnato dal Ministero dell’Istruzione, per gli indirizzi “Costruzioni, Ambiente, Territorio e Turismo” all’Istituto tecnico “Capitini” di Perugia e per gli indirizzi “Architettura e Ambiente”, Arti figurative pittura-scultura”, “Design del libro, della grafica e del restauro”, “Design della moda, del tessuto e del costume” per il liceo artistico “Di Betto” di Perugia. Per il liceo artistico perugino via libera anche, sempre in subordine all’organico eventualmente assegnato dal Ministero dell’Istruzione, ai medesimi indirizzi rivolti alla sezione carceraria.
UMBERTIDE: Parere non favorevole all’indirizzo sportivo per il “Da Vinci”.
CITTÀ DI CASTELLO: parere NON favorevole al liceo musicale per il liceo “Plinio il giovane”.
GUALDO TADINO: parere favorevole, subordinato all’organico assegnato dal Ministero dell’Istruzione, all’indirizzo “Servizi per la sanità e assistenza sociale” all’ISS “Casimiri”.
SPOLETO: parere favorevole, subordinato all’organico assegnato dal Ministero dell’Istruzione, all’indirizzo enogastronomico per l’istituto professionale “De Carolis”; NON favorevole per i “Servizi commerciali”, per i “Servizi per la sanità e assistenza sociale” e per l’indirizzo “Turismo”.
TERNI: parere favorevole, subordinato all’organico assegnato dal Ministero dell’Istruzione, all’indirizzo “Trasporti-logistica” per l’ITT “Sangallo”; parere favorevole alla soppressione dell’indirizzo “Servizi culturali e dello spettacolo” nell’IIS “Casagrande” di Cesi. Parere NON favorevole ai “Servizi culturali e dello spettacolo” all’Ipsia “Pertini”.
ORVIETO: parere favorevole, subordinato all’organico assegnato dal Ministero dell’Istruzione, per l’indirizzo “Informatica e telecomunicazioni” afferente al settore tecnologico per l’IIS scientifico e tecnico di Orvieto Scalo; parere NON favorevole all’indirizzo musicale per l’IIS “Artistica classica” (liceo classico, artistico e istituto professionale).
FABRO: parere favorevole, subordinato all’organico assegnato dal Ministero dell’Istruzione, per il percorso di secondo livello per il conferimento del titolo statale di agrotecnico presso l’istituto omnicomprensivo “La Porta”.
PROGRAMMAZIONE RETE SCOLASTICA
Parere favorevole al mantenimento in deroga dell’autonomia scolastica degli istituti comprensivi di VALFABBRICA e MASSA MARTANA sulla base della convenzione triennale con le amministrazioni comunali per il potenziamento delle scuole. Parere favorevole al mantenimento in deroga dell’autonomia scolastica anche per gli istituti di CERRETO di Spoleto-Sellano e CASCIA-MONTELEONE, alla luce degli eventi calamitosi subiti, come previsto dalle linee guida regionali. Parere favorevole anche al mantenimento in deroga dell’autonomia scolastica dell’istituto omnicomprensivo di AMELIA.
Richieste NON ammissibili: quella del Comune di SAN GIUSTINO, per l’incorporazione della scuola per l’infanzia paritaria di Selci Lama all’autonomia scolastica “Bufalini” di San Giustino, perché pervenuta fuori termine e per carenza di documentazione.
Inammissibile anche quella dell’Istituto professionale “De Carolis” di SPOLETO per accorpare gli istituti Itis-Ipsia e formare un unico polo tecnico-professionale al fine di sopperire al trend negativo di significativa riduzione delle iscrizioni: inammissibile per mancanza di requisiti formali ma si dispone di avviare un tavolo di confronto interistituzionale per trovare soluzioni e ridurre il rischio di sottodimensionamento scolastico derivante, oltre che dalla dispersione scolastica, anche dai flussi migratori, dal decremento demografico e dalla denatalità sul territorio.