159063072 2950055768564775 3567265779843587447 nApprovata all’unanimità la proposta di legge dei consiglieri Pastorelli, Carissimi, Fioroni, Mancini, Nicchi, Rondini (Lega), Paparelli, Bettarelli (Pd) e Bianconi (Misto) in materia di equo compenso, per “tutelare il lavoro dei professionisti e, allo stesso tempo, di attenuare l'evasione fiscale, rendendo obbligatorio il pagamento delle correlate eque spettanze da parte del committente che voglia ottenere qualsiasi autorizzazione edilizia”.

 

(UNWEB) Perugia, – L’Assemblea legislativa ha approvato la proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Pastorelli, Carissimi, Fioroni, Mancini, Nicchi, Rondini (Lega), Paparelli, Bettarelli (Pd) e Bianconi (Misto) concernente “Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto di committenti privati e di contrasto all'evasione fiscale”

La proposta è stata illustrata in Aula dal primo firmatario Stefano Pastorelli (Lega): “Il Decreto legge n. 148 del 16/10/2017 recante ‘disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili’, convertito nella legge n. 72 del 04/12/2017, ha introdotto il cosiddetto equo compenso, estendendone gli effetti "in quanto compatibili" a tutte le professioni (organizzate in ordini e collegi e non) ed alla Pubblica Amministrazione. La determinazione dell'equo compenso deve essere conforme ai parametri definiti per decreto e non è possibile superare la presunta esistenza di alcune clausole vessatorie, attraverso la prova dell'avvenuta negoziazione su di esse. L'intento della legge è quello di superare il fenomeno che negli ultimi anni, anche per l'effetto dell'abolizione delle tariffe professionali, che consentivano la definizione dei compensi intesi come minimi inderogabili, ha caratterizzato le procedure di affidamento dei servizi ed ha visto i committenti privati e molte amministrazioni prevedere compensi con modalità non corretta, spesso neanche minimamente, se rapportati alla qualità e alla quantità delle prestazioni richieste, oltre che alle diverse responsabilità attribuite ai professionisti. questa proposta di legge si prefigge di tutelare il lavoro dei professionisti e, allo stesso tempo, di attenuare l'evasione fiscale, rendendo obbligatorio il pagamento delle correlate eque spettanze da parte del committente che voglia ottenere qualsiasi autorizzazione edilizia. A seguito dell'abrogazione delle tariffe professionali e di tutte le disposizioni che per la determinazione del compenso rinviano alle tariffe, il professionista, deve rendere noto al cliente il compenso che sia ‘adeguato all'importanza dell'opera’ e ‘pattuito indicando per le singole prestazioni tutte le voci di costo, comprensive di spese, oneri e contributi’. II professionista quindi, può, anzi deve, concordare liberamente il proprio compenso, nel rispetto dell'etica e dignità professionale oltre che delle norme deontologiche degli Ordini e Collegi di appartenenza, la cui misura non necessita di essere palesata alla Pubblica Amministrazione. La proposta normativa, infatti, prevede il deposito, al momento della presentazione della pratica, della lettera di affidamento di incarico che richiami, a sua volta, la data di stipulazione del contratto”.


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