159063072 2950055768564775 3567265779843587447 n(UNWEB) Sì unanime dell’Aula di Palazzo Cesaroni alla mozione promossa dai consiglieri della Lega, Paola Fioroni, Stefano Pastorelli e Francesca Peppucci, che impegna la Giunta regionale a “sostenere lo studio delle discipline scientifico-tecnologiche (Stem) da parte delle donne, anche attraverso voucher formativi a donne umbre, che si trovano in particolari condizioni di disagio economico, sociale o siano state vittime di violenza, o abbiano perso involontariamente il lavoro di età compresa tra i 18 e 50 anni, per prendere parte a corsi di formazione autorizzati e a corsi di specializzazione o master attinenti alle materie Stem”.

Nello specifico, l’Esecutivo di Palazzo Donini viene inoltre impegnato a: “organizzare annualmente un evento regionale dedicato alla ‘Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza; avviare, in collaborazione con l’Università, I’USR ed il Centro per le Pari Opportunità, unitamente alle consigliere provinciali per le pari opportunità, un’attività di avvicinamento ed informazione nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, soprattutto su coding e digitale e a creare momenti di formazione, informazione e confronto con il mondo dell’impresa; a promuovere convenzioni con le associazioni di categoria e il mondo dell’impresa, per iniziative volte alla formazione nelle STEM, per donne al fine di garantire un aggiornamento costante in vista del loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro.

Approvato all’unanimità un emendamento proposto da Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) e Simona Meloni (Pd) che hanno chiesto di aggiungere, oltre al Centro per le Pari opportunità (già previsto), le consigliere di provinciali per le pari opportunità, ‘nell’attività di avvicinamento ed informazione nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, soprattutto su coding e digitale e a creare momenti di formazione, informazione e confronto con il mondo dell’impresa’.

Nell’illustrazione dell’atto, Fioroni ha ricordato in apertura come nel 2015 le Nazioni Unite hanno istituito la ‘Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza’ che si è svolta nella giornata di ieri “al fine di incentivare un accesso paritario delle donne alla scienza e poter raggiungere una piena parità di opportunità nella carriera scientifica. Il Consiglio dell’Unione Europea, nel 2018 ha invitato gli Stati membri a promuovere, tra l’altro, l’acquisizione di competenze in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM), tenendo conto dei collegamenti con le arti, la creatività e l’innovazione, ed a motivare maggiormente i giovani, soprattutto ragazze e giovani donne, a intraprendere carriere STEM. L’italia si posiziona tra i primi tre Paesi per interesse delle giovani donne nell’ambito scientifico. Nell’università italiana le donne nell’anno accademico 2018/2019 hanno rappresentato il 55 per cento degli iscritti ovvero la maggioranza, ma nei corsi di laurea STEM, si fermano al 37 per cento. In tal senso emerge il dato per cui la presenza di ragazze passa dall’82 per cento nelle facoltà del gruppo letterario, filosofico, artistico e storico ai 20 per cento del gruppo di facoltà di ingegneria elettronica e dell’informazione. Solo uno fra cinque leader di aziende operanti in settori collegati con lo studio delle materie STEM è donna. Si stima che da ora al 2024 le imprese italiane avranno bisogno di 1,5 milioni di occupati con competenze digitali di base, e solamente nel periodo tra il 2019 e inizio 2020 in Italia sono stati pubblicati 337.485 annunci per professioni accessibili con lauree STEM”. Dopo aver evidenziato importanti dati sul tema, Paola Fioroni ha sottolineato che “la formazione delle donne nelle materie STEM rappresenta una sfida fondamentale per il futuro lavorativo delle stesse, anche in un contesto come quello umbro. Nella bozza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Next Generation Italia” un’attenzione è riservata all’empowerment femminile (in termini di formazione, occupabilità ed autoimprenditorialità), anche con progetti volti a favorire il reinserimento nel mondo del lavoro di categorie fragili e ad incentivare le capacità imprenditoriali attraverso la costituzione di un Fondo per le micro e piccole imprese femminili. A tale scopo in tema di formazione, nel PNNR un’attenzione particolare dovrà essere posta alla promozione delle materie STEM e delle materie finanziarie per le bambine e le ragazze, al fine di abbattere alcuni stereotipi di genere, promuovendo l’accesso a carriere maggiormente qualificate e remunerative in linea con la transizione digitale e green”.

Interventi:

Simona Meloni (Pd): “Si tratta di un atto molto importante che amplia il raggio di azione dando possibilità alle donne di accedere anche in luoghi solitamente occupati da uomini, superando alcune discriminazioni. La scienza e la tecnologia sono patrimonio di tutti”.

Donatella Porzi (Pd): “Ringrazio la vice presidente Fioroni per l’importante iniziativa. Si tratta di un atto ben costruito. Il ritardo registrato sulla prospettiva va incentivato con le nostre azioni. Spesso nei corsi di orientamento scolastico alcune valutazioni devono essere incentivate attraverso colloqui con le famiglie al fine di individuare un percorso ben tagliato sulle capacità delle studentesse e misurato sulle prospettive lavorative”.


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