(UNWEB) “I Centri di addestramento cinofilo meritano lo stesso trattamento che è stato riservato alle Zone di addestramento (Z.A.C), utilizzate a fini venatori”: è quanto chiede alla Giunta regionale Simona Meloni, (vicepresidente dell’Assemblea legislativa – Pd).
“Con l’ordinanza n.23 del 12 marzo - sottolinea la consigliera Dem - la presidente della Regione, Donatella Tesei, nell’ambito delle misure di prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID, ha consentito, esclusivamente in forma individuale, l’attività di addestramento cani nelle aree ZAC autorizzate presenti nel comune di residenza, domicilio o abitazione, dimenticando che in Umbria esistono tanti Centri e Scuole Cinofile per cui la medesima attività è ancora vietata. Si tratta di una palese e ingiusta differenza di trattamento - aggiunge - che premia l’addestramento individuale a scopi faunistico-venatori e penalizza i percorsi educativi e comportamentali a fini sportivi o domestici dei cani, arrecando un disagio anche alle famiglie di cui fanno parte. Chiedo pertanto - conclude la vicepresidente Meloni - che si possa al più presto porre rimedio a questa incomprensibile situazione che riconosce ai soli cani da caccia e ai loro proprietari, il diritto ad allenarsi in sicurezza”.