(ASI) Perugia- Dispiace dover leggere le speculazioni del consigliere regionale, Claudio Ricci, sulla questione delle province: lo afferma l’assessore alle Riforme istituzionali della Regione Umbria, Antonio Bartolini, evidenziando che “sarebbe opportuno si ricordasse che la campagna elettorale è finita ed è arrivato il momento di assumere un tono non propagandistico”.
“Appena insediata la nuova Giunta regionale ha, da subito,iniziato a lavorare sul tema delle province, a tutela dell’ente, dei suoi lavoratori e dei servizi per i cittadini. Le nostre azioni – ha proseguito l’assessore - sono andate esattamente in senso contrario rispetto a quanto affermato dal consigliere Ricci: la Giunta parla con atti, concreti e non contestabili. L’Umbria è stata tra le prime Regioni ad aver attuato la riforma Del Rio individuando le competenze che torneranno in capo all’ente. L’obiettivo è dare piena ed immediata attuazione alla legge regionale 10\2015 sul riordino delle funzioni amministrative istituzionale”.
L’assessore ha ricordato che “ieri in Giunta abbiamo deliberato con atti giuridici, e non solo politici, un percorso realistico riguardante il trasferimento del personale delle Province”.
Bartolini ha quindi reso noto che “a seguito della delibera di ieri, in qualità di assessore competente per delega, la mia agenda istituzionale sarà la seguente: il 2 luglio mattina incontrerò le RSU delle Province e il pomeriggio mi recherò all’Osservatorio Nazionale presso la Conferenza Stato Regioni per definire i criteri di trasferimento del personale. L’8 mattina sarò con l’Osservatorio regionale, il 13 luglio è prevista la convocazione del tavolo tecnico con i sindacati del settore e, infine, lunedì 22 luglio tratteremo il tema in Giunta”.
“Sono certo – conclude l’assessore - che il consigliere Ricci andrà oltre le dichiarazione a mezzo stampa e, non appena il Consiglio regionale sarà nel pieno delle funzioni, voterà la proposta di assestamento di bilancio per reperire le risorse necessarie per il personale ed i servizi. In caso contrario avrà soltanto fatto campagna elettorale sulla pelle dei lavoratori”.