173445864 2976078629295822 6543614754388058793 n(UNWEB) La Prima commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Daniele Nicchi, si è riunita ieri, in videoconferenza da Palazzo Cesaroni, per l’audizione con i referenti regionali dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e la Rsu di Arpal sulla proposta di legge della Giunta che modifica ed integra la legge ‘1/2018’ relativa a mercato del lavoro, apprendimento permanente, promozione dell’occupazione e Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro (Arpal). Sulla proposta, già illustrata ai commissari dall’assessore Michele Fioroni in una precedente seduta, si terrà lunedì prossimo una ulteriore audizione con i referenti sindacali della Funzione pubblica.

Dal momento partecipativo di lunedì pomeriggio è emerso un quadro articolato di valutazione dell’iniziativa legislativa della Giunta di Palazzo Donini. La CGIL ha sottolineato criticamente l’accelerazione dei tempi per l’approvazione, l’apertura alla presenza del privato nel mercato del lavoro e il conseguente indebolimento del sistema pubblico. Per la CISL sarebbe stato preferibile un maggiore approfondimento, le modifiche alle previsioni sul collocamento dei disabili (legge nazionale n.68/1999) rischierebbero di ridurre le loro tutele e non sarebbero positivi la competizione innescata tra Centri per l’impiego e agenzie private e l’istituzione dell’amministratore unico. Apprezzamento è stato invece espresso per la creazione dell’Osservatorio sul mercato regionale del lavoro e i ‘buoni lavoro’, utile per stimolare nuove assunzioni e formazione professionale.

La UIL ha chiesto un ulteriore approfondimento della materia, apprezzando l’istituzione dell’Osservatorio ma esprimendo riserve sulla competizione pubblico-privato e sulle modifiche alle previsioni sul collocamento dei soggetti con disabilità.

Positive le valutazioni espresse da UGL, sia rispetto alle tempistiche (ritenute congrue ad affrontare l’emergenza lavoro in corso e quella che si profila nei prossimi mesi) che agli interventi per snellire e responsabilizzare l’Agenzia, modernizzando inoltre l’approccio dei Centri per l’impiego.

Dalla RSU dell’Agenzia è emersa la preoccupazione dei lavori di Arpal per questa riforma. Sono stati valutati negativamente l’aumento dei costi legato alla figura dell’amministratore unico, la mancata sostituzione dei 35 dipendenti andati in pensione, l’eccessiva apertura al privato ritenuta inefficace in termini di ottimizzazione dell’azione amministrativa.


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