giudizio parificazione 5(ASI) Perugia- “Per il terzo anno consecutivo il giudizio di parificazione emesso dalla Sezione regionale della Corte dei Conti dell’Umbria dimostra come il bilancio regionale è affidabile, solido nei suoi elementi fondamentali e ciò anche in un periodo di notevoli tagli e sacrifici economici che le Regione italiane, come tutti gli Enti locali del nostro paese, hanno dovuto sopportare a causa della crisi economica”.

La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha espresso la sua soddisfazione per il giudizio di parificazione che la Corte dei Conti dell’Umbria ha emesso questa mattina, venerdì 10 luglio, al termine dell’Udienza Pubblica che si è svolta nella Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni a Perugia. “Il bilancio regionale - ha affermato la presidente – si compone ormai quasi esclusivamente delle risorse dedicate alla sanità, al trasporto pubblico locale e delle risorse derivanti dai programmi nazionali ed europei. E questo in alcuni casi rappresenta un vero e proprio handicap perchè è sempre più difficile mettere in campo politiche di investimento in altri settori che pure sono molto importanti per l’economia del nostro territorio. Penso ad esempio alla manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità regionale, assolutamente necessaria ma che non ha fondi disponibili. Ci sono due dati però – ha affermato la presidente – che possono essere considerati come indicatori primari di una buona gestione: i conti in equilibrio sulla sanità, che fanno dell’Umbria una delle Regioni più virtuose e modello per altre realtà ed il fatto che da dodici anni la Regione non ricorre ad alcuna anticipazione di cassa, tradizionale segnale di solidità economico-finanziaria dell’Ente. Il giudizio espresso dalla Corte dei Conti – ha aggiunto la presidente Marini - sarà anche da stimolo per la legislatura che è appena iniziata. Sulla sanità vogliamo continuare ed anzi aumentare lo sforzo per raggiungere una organizzazione migliore del servizio e del sistema. Stesso discorso vale anche per il personale, dove abbiamo già raggiunto obiettivi importanti come la diminuzione del 25 per cento dei dirigenti, e la diminuzione del 7 per cento del personale complessivo, mentre sono diminuite dell’80 per cento le consulenze ed i contratti a tempo determinato che erano a carico del bilancio regionale. In questo settore ci attendono tempi di notevole cambiamento, visto che le recenti riforme nazionali trasferiranno alle Regione gran parte del personale proveniente dalle Province e questo indubbiamente comporterà per tutte le Regioni, Umbria compresa, un grande sforzo di riorganizzazione della struttura”.

“Ma oggi – ha concluso la presidente - ci conforta accertare che le fondamenta economico-finanziarie dell’Umbria sono solide ed in grado di sostenere il peso delle grandi responsabilità che sono affidate alle Regioni”.

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