(UNWEB) L’Assemblea legislativa ha approvato all’unanimità (con l’eccezione dei consiglieri del Pd presenti in Aula, che non hanno preso parte al voto) la mozione presentata dai consiglieri della Lega Stefano Pastorelli, Paola Fioroni e Daniele Nicchi che impegna la Giunta regionale a “mettere in campo tutte le iniziative dirette e di raccordo con tutti gli Enti competenti al fine di monitorare le condizioni delle infrastrutture regionali, per garantire la sicurezza dei cittadini e a condividere i dati, se disponibili, sullo stato di conservazione e manutenzione delle opere pubbliche regionali”.
In Aula, il capogruppo della Lega Stefano PASTORELLI, primo firmatario dell’atto, ha ricordato che “nel nostro Paese ci sono circa 1,8 milioni di edifici, di cui 1,5 milioni sono costituiti da ponti e viadotti, con vetustà media superiore ai 50 anni e che ad oggi solo 65mila vengono monitorati, ovvero se ne conosce lo stato di rischio. Secondo un recente report del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in Italia necessitano di controlli tra i 10mila ed i 12mila ponti. Anche gli edifici scolastici di tutto il Paese, ad oggi, non sembrano rispondere alle esigenze future degli studenti e del mondo dell’istruzione in generale, lasciando alla prevenzione un ruolo fondamentale”.
Pastorelli ha poi ricordato i vari atti di Governo e Regione per investimenti sulla sicurezza degli edifici e delle opere sulle infrastrutture: l’ordinanza 109 sulla ricostruzione pubblica post sisma, che ha rimodulato le risorse per 179 opere pubbliche dell’Umbria, tra cui numerosi edifici scolastici; il Decreto 179/2020 con cui il Ministero dell’istruzione ha approvato i piani della Regione Marche e della Regione Umbria di interventi di adeguamento antisismico degli edifici scolastici; la Giunta regionale, che ha di recente destinato oltre dieci milioni di euro attribuiti alla Regione Umbria, ulteriori a quelli previsti nel Piano di interventi del 2020, all’edilizia scolastica per la messa in sicurezza e la prevenzione sismica nelle scuole di sette comuni umbri; infine, con Decreto 11 novembre 2020, il Ministero dell’interno ha sbloccato ulteriori risorse economiche, destinate a tutte le amministrazioni comunali, per effettuare investimenti destinati ad opere pubbliche in materia di sviluppo territoriale sostenibile, compresi interventi in materia di mobilità, interventi per l’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Inoltre, Anas ha già stanziato fondi per la predisposizione e installazione di sensori accelerometrici per il monitoraggio di sua competenza sulle strutture portanti di venti opere, tra ponti e viadotti umbri, che integreranno le periodiche attività di sorveglianza eseguite dai propri tecnici incaricati.
“Condividiamo la preoccupazione dei cittadini umbri – ha affermato Pastorelli - che chiedono di avere informazioni riguardanti lo stato delle infrastrutture presenti nella regione, ritenendo fondamentale vigilare sullo stato di salute delle stesse al fine di scongiurare qualsiasi situazione di pericolo. La nuova tecnologia permette di controllare lo stato di salute di infrastrutture come ponti e viadotti, torri di telecomunicazioni, turbine eoliche, ma anche di monumenti, scuole ed altri edifici pubblici e privati, tramite sensori di ultima generazione. Un sistema di monitoraggio continuo permette un controllo sistematico della rispondenza dell’opera al progetto e le letture strumentali effettuate anche nelle fasi costruttive consentono inoltre di avere un riferimento costante per la valutazione dello stato di degrado dei materiali o di eventuali dissesti presenti nell’opera, consentendo di valutare lo stato di consistenza dell’opera e pianificare in maniera oggettiva gli eventuali interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria. Si ritiene che l’obiettivo programmatico della Regione Umbria in materia debba essere quello di implementare in modo strutturato l’azione di controllo e monitoraggio di tutte le infrastrutture regionali mettendo in campo, laddove necessario e in modo tempestivo, eventuali interventi per migliorare la sicurezza”.
INTERVENTI
Enrico MELASECCHE (assessore regionale ai trasporti): “Anas ha un controllo continuo che consente di intervenire sui viadotti. Le Province lamentano insufficienza dei fondi trasferiti dalle Regioni, oggi ci sono partite da decine di milioni in contrasto contabile, c’è la partita enorme dell’Iva sui trasporti, che dovrebbe compensare le maggiori richieste delle Province. C’è necessità di intervenire sulle infrastrutture stradali, ma anche di stabilire chi deve pagare e come. Anche di recente c’è stato un incontro con il Ministero delle infrastrutture e con Anas per ripassare di nuovo dai 50 ai 200 km di strade ex statali ed ex regionali oggi gestite dalle Province, per ripassarle allo Stato e alleggerire il carico delle Province. Ricordo anche l’azione della Regione: nel Pnrr ci sono 27 milioni 300mila euro per mobilità sostenibile, mitigazione rischio sismico, opere volte a manutenzione straordinaria e messa in sicurezza di ponti e viadotti. L’auspicio è che tali risorse siano dal Governo messe a disposizione. Come Giunta siamo sensibili al tema, stiamo cedendo ad Anas altre strade perché ha risorse notevoli da mettere in campo. Bene questo atto, che viene condiviso dalla Giunta”.
Valerio MANCINI (Lega): “Importante il riaffido ad Anas di strade precedentemente affidate alla Regione. Chi è demandato a fare il lavoro di controllo e monitoraggio lo deve assicurare, perché ottimamente pagato per farlo. Abbiamo dovuto fare i conti con chiusure, come quella del viadotto Puleto, che alle imprese e all’economia della Valtiberina ha causato milioni di euro di danni. Come consiglieri possiamo evidenziare alcune priorità e allora, come ho già fatto, pongo il tema statale della statale 221, che con la 287 mette in comunicazione Marche, Umbria e Toscana. Le strade interregionali devono essere gestite in automatico da Anas. È ora che chi ha un ruolo a cui è stato demandato debba prendersi le proprie responsabilità”.