(UNWEB) “Posticipare di un mese i termini di presentazione delle domande relative al bando regionale destinato a contribuire alla copertura parziale o totale dei costi sostenuti dalle famiglie per la partecipazione ai Centri estivi 2021 dei bambini in età prescolare e dei ragazzi in obbligo di istruzione, significa, in molti casi, metterne in seria discussione la loro partecipazione oltre che l'accesso ai servizi socio-educativi e di educazione motoria e sportiva destinati ai più piccoli”. Lo afferma Simona Meloni (Pd-vice presidente Assemblea legislativa).
“Ad oggi – sottolinea Meloni – a seguito di una delibera della Giunta regionale del 3 giugno, sono stati pubblicati solo i criteri di partecipazione del bando ma alle famiglie non è consentito inoltrare alcuna richiesta di contributo, vanificando gli obiettivi di un avviso pensato per agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro degli adulti, la programmazione delle spese e la socialità dei ragazzi. Aver scelto solo a metà giugno, di andare verso la sottoscrizione di una convenzione tra Regione e Sviluppumbria ai fini dell'istruttoria delle domande e un'altra con Umbria Digitale per l'inserimento delle domande dei vari centri estivi, significa non aver tenuto conto delle conseguenze che avrebbe comportato il conseguente dilatamento dei tempi, quando, invece, sarebbe bastato potenziare il servizio regionale dedicato a tale scopo e aprire il bando a fine maggio come ogni anno”.
“Chiedo pertanto alla Giunta regionale di adottare tutte le misure utili a recuperare il tempo perduto e monitorare attentamente l’iter avviato affinché – conclude - tante famiglie non rinuncino, per mancanza risorse, ad una esperienza di socialità per i propri figli, tanto più importante dopo questi mesi di distanziamento sociale”.