(UNWEB) Nella riunione di ieri della Seconda Commissione, presieduta da Valerio Mancini, sono state affrontate anche alcune problematiche stradali ed ambientali che interessano, in particolare, due frazioni del Comune di Città di Castello: Lerchi e San Secondo. Per questo sono stati invitati all’audizione rappresentanti di Arpa, assessorato regionale, il sindaco di Città di Castello e della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta.
Il tema – come ha spiegato il presidente Mancini – è legato ai disagi creati dal cospicuo traffico giornaliero, anche e soprattutto pesante, che interessa la strada regionale (ex statale) 221 nel tratto interno alla frazione di Lerchi e la strada provinciale 103, che attraversa invece il centro del paese di San Secondo. Nel tempo, dopo alcuni esposti da parte dei cittadini si è provveduto a rilevamenti ambientali da parte di Arpa, mentre il Comune di Città di Castello ha provveduto a chiedere alla Regione di inserire nella programmazione regionale la possibilità di prevedere tracciati alternativi.
Il direttore di Arpa Umbria, Luca Proietti ha ricordato come la problematica sia conosciuta ormai da 14 anni e che, nel tempo, sono stati effettuati interventi di valutazione sia rispetto alla qualità dell’aria che del clima acustico. Proietti, facendo una cronistoria dei monitoraggi, ha sottolineato che nel 2007, mentre la qualità dell’aria era ricompresa nei parametri, superamenti si erano invece già verificati rispetto al rumore. E questa sarebbe anche la situazione attuale in entrambe le località tifernati.
Il dirigente regionale Leonardo NALDINI, con riferimento alla richiesta di fondi da parte del Comune per la realizzazione di tracciati alternativi, ha specificato che opere di questa tipologia non vengono previste tra gli interventi ricompresi nel Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) in quanto nelle sue linee guida operative vengono esclusi, categoricamente, dalle opere finanziabili, interventi stradali a livello locale. Le varianti previste – ha spiegato sostanzialmente Naldini - sarebbero sicuramente utili e risolutive, ma manca, al momento, una disponibilità straordinaria di fondi utile a far pensare di inserire questi interventi, in tempi brevi, nella pianificazione regionale.
Il presidente Mancini ha ribadito la necessità di intervenire con urgenza per risolvere una questione annosa: “una soluzione – ha detto -, potrebbe essere il riaffidamento di questi tratti stradali, in particolare della strada regionale 221 (unico collegamento con Arezzo), da parte della Regione, ad Anas, come avvenuto in precedenza per altre ex strade statali. Per la realizzazione degli interventi infrastrutturali – ha concluso Mancini – servirebbero complessivamente circa 12 milioni di euro”.