(UNWEB) “La Lega vuole permettere ai politici condannati di potersi ricandidare, ma non vuole concedere alle persone malate terminali di poter scegliere come morire. La maggioranza oggi in Prima Commissione ha respinto la nostra proposta di discutere l'inserimento all'ordine del giorno del referendum sull'eutanasia legale, congiuntamente ai sei quesiti referendari sulla giustizia promossi dallo stesso segretario della Lega Matteo Salvini e dai Radicali”. Lo dichiara il capogruppo regionale M5S, Thomas De Luca.
“La disponibilità al rinvio nella prossima seduta di commissione dichiarata dal presidente Nicchi – spiega De Luca - significa praticamente rimandare la questione in consiglio regionale alle calende greche. Non solo. Dopo il blitz che ha visto l'inserimento all'ordine del giorno della Prima Commissione dei referendum sulla giustizia, la maggioranza ha persino rifiutato la nostra proposta di redigere un'istruttoria degli atti ed effettuare delle audizioni con i soggetti interessati a questa riforma. Vista la complessità della materia, era il minimo che si potesse consentire. È una cosa mai vista in seno a questo Consiglio regionale. Uno svilimento umiliante del ruolo dell'Assemblea legislativa a cui mai si era arrivati”.
“Speravamo inoltre – prosegue il consigliere di opposizione - che il Consiglio regionale potesse esprimersi sull'eutanasia legale con la stessa celerità con cui sarà chiamato a pronunciarsi sui referedum per la giustizia che la Lega ha subito messo all'ordine del giorno. Volevamo consentire la partecipazione attiva dei cittadini su una tematica come il fine vita che sappiamo essere molto sentita, come dimostra il successo della raccolta firme attualmente in corso. Invece la priorità della Lega è accelerare le procedure per un referendum che consentirebbe di ricandidare i condannati in Parlamento, vietando la libertà di scelta ai cittadini su un tema delicato come l'eutanasia legale. Due pesi e due misure – conclude Thomas De Luca - come sempre dimostra di utilizzare il partito della Lega quando si tratta di libertà individuali. Garantire la poltrona ai potenti e tenere in ostaggio i cittadini della burocrazia e dei moralismi”.