(UNWEB) “La sospensione dei termini dell’offerta per la gara della Usl 2 per i servizi di assistenza residenziale, semiresidenziale e domiciliare, destinati a utenti di diverse tipologie di Usl Umbria 2 testimonia quello che avevamo detto: vale a dire evidenti criticità legate ad un appalto da 36 milioni di euro, che impiega oltre mille persone e che si è configurato come una gara al massimo ribasso”. Così il capogruppo del Partito democratico, Tommaso Bori.
“Il lavoro – spiega Bori - è un diritto tutelato a livello costituzionale, ma dovrebbe essere un’attività dignitosa, in grado di assicurare ai lavoratori qualità della vita e un’esistenza libera. Per questo abbiamo ritenuto e riteniamo una scelta grave la gara per la gestione dei servizi socio sanitari pubblicata da Usl Umbria 2, con numerosi elementi critici che impatteranno, oltre che sulla qualità dei servizi, anche sui lavoratori. La mancanza di una attenta valutazione della qualità delle imprese, l’assenza di richiesta di progetto tecnico organizzativo dei servizi, la mancanza dell’obbligo di sopralluogo nei luoghi di erogazione sono aspetti negativi che dimostrano un approccio superficiale e scarsamente calato nel territorio”.
“Rinnoviamo l’invito ad intervenire nei confronti delle istituzioni – conclude Bori – per garantire la qualità dei servizi e per tutelare 1.200 lavoratori che, negli ultimi 18 mesi, hanno portato avanti i servizi in una fase difficilissima come quella della pandemia”.