(UNWEB) Il consigliere regionale Thomas De Luca (M5S) ha interrogato l’assessore Enrico Melasecche per sapere come la Giunta regionale intenda contribuire, “congiuntamente agli altri enti interessati, alla risoluzione delle problematiche legate alla carenza di infrastrutture sui territori della montagna del Corno, in particolare per quanto attiene alla realizzazione di un collegamento stradale diretto Roccaporena-Sant'Anatolia di Narco, su cui c’è già uno studio di fattibilità fatto redigere dal Comune di Cascia. Si tratta di interventi mirati anche ad evitare la desertificazione e lo spopolamento di quei territori.
“La carenza di infrastrutture stradali verso i territori dell’area del cratere – ha sottolineato De Luca - riguardano i collegamenti stradali che raccordano i territori della montagna del Corno in particolar modo quei territori che fanno capo ai comuni di Cascia, Monteleone di Spoleto, Poggiodomo e Norcia che soffrono pesantemente gli effetti dell’isolamento. La rete viaria attuale è costituita essenzialmente dalla SS 685 ‘Tre Valli Umbre’, dalla SP 209 ‘Valnerina’ e da altre strade montane, scarsamente adeguate a sostenere intensi flussi veicolari, quali la SR 320, SP 470, SR 471 e la Strada comunale Cascia–Rocchetta-Cerreto di Spoleto. L’assetto viario attuale pone i centri di Cascia, Monteleone di Spoleto e Poggiodomo in una condizione di isolamento non solo per gli elevati tempi di percorrenza necessari in situazioni di normalità ma anche e soprattutto in situazioni di emergenza”.
“Gli eventi sismici – ha rimarcato il consigliere M5S - hanno evidenziato tutta la fragilità dell’area mostrando come in caso di eventuali smottamenti, crolli o interruzioni che interessino la SR 685, la SP 209 e la SR 471, i territori comunali di Cascia, Norcia, Monteleone di Spoleto e Poggiodomo rischiano di rimanere isolati per lunghi periodi di tempo, essendo le strade montane inadeguate al traffico sia veicolare che dei mezzi di soccorso. Queste carenze strutturali ed infrastrutturali erano già emerse dopo gli eventi sismici del 1997, a seguito dei quali il Comune di Cascia fece redigere uno studio di fattibilità per l’individuazione e per la costruzione di una strada alternativa a potenziamento della rete viaria, nello specifico proponendo un collegamento diretto tra Sant’Anatolia di Narco, Roccaporena–territorio di Roccatamburo e Poggiodomo, che avrebbe creato un unico sistema territoriale integrato e un importante asse viario per lo sviluppo economico dei territori non solo di Cascia e della Valnerina, ma anche i territori limitrofi di Leonessa (RI) e Spoleto, integrandosi con la E45 tramite il collegamento Acquasparta Spoleto in fase di completamento, e con la E55 tramite lo sbocco sulla SS4 Salaria”.
L’assessore Enrico Melasecche ha risposto che “per la strada regionale 320 sono in corso contatti per la riclassificazione come statale. Attualmente non esiste un collegamento diretto. Mi sono già interessato della problematica. Da prime considerazioni emerge che si può immaginare un tracciato di 12 chilometri, per una spesa stimabile piuttosto elevata, circa 350 milioni di euro. Inoltre esistono priorità viarie che riguardano territori con centinaia di migliaia di abitanti. Come il secondo stralcio della Strada Tre Valli, per la quale stiamo combattendo in questo periodo, che costa circa 300 milioni. Il progetto definitivo è in corso, abbiamo ottenuto 5 milioni per la revisione del vecchio progetto, quindi contiamo entro breve di ottenere il finanziamento necessario al completamento”.
De Luca ha replicato che “ci sono risorse dedicate alle aree del Cratere, che quindi non possono essere investite altrove. Non metto in dubbio la necessità di migliorare la viabilità a Perugia o a Terni, ma è altrettanto prioritario evitare che quei territori vengano abbandonati”.