258572944 3142658115971205 9154060951889241404 n(UNWE) Incontro a Palazzo Cesaroni tra l’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità, rappresentato dalla presidente Paola Fioroni, e una delegazione di membri dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). Oggetto della discussione il progetto cofinanziato dalla UE “Migliorare la valutazione della disabilità e il sistema di protezione”, sviluppato dalla Direzione per l'occupazione, il lavoro e gli affari sociali dell'Ocse: in questa fase la delegazione Ocse sta raccogliendo informazioni sui servizi, sulle attività e sulle buone prassi in materia di disabilità presenti nelle regioni e negli altri enti territoriali, per capire quali sono i meccanismi di governance ed arrivare, infine, ad una sintesi che porti a un progetto complessivo di riforma.

La legislazione in materia di disabilità in Italia, è stato detto nell’incontro odierno, è piuttosto frammentata, e anche sulla base di questa le regioni hanno adottato molteplici approcci diversi, contribuendo a produrre grandi differenze territoriali, con dirette implicazioni sul livello di efficacia con cui si è in grado di garantire l’appropriatezza della presa in carico delle persone con disabilità e dei loro diritti così come sanciti dalla convenzione Onu, fornendo sostegni adeguati e sviluppando politiche inclusive efficaci in tutti i gli ambiti della vita di una persona quali il lavoro, l'istruzione, la salute, la cultura, lo sport. Nell'ultimo decennio sono stati fatti numerosi tentativi di razionalizzare il sistema, con esiti non risolutivi. La frammentazione delle modalità di valutazione della disabilità, in un sistema di protezione sociale complesso, rigido, che assomma un gran numero di detrazioni fiscali e di benefici sociali che variano a seconda del tipo e del grado di disabilità, nonché della regione di residenza, si traduce in notevoli disuguaglianze sia tra i tipi di disabilità che tra territori. Occorre superare definitivamente l'esistenza di un sistema di valutazione basato su informazioni cliniche, garantendo l’integrazione sociosanitaria risolvendo alcuni problemi specifici, tra i quali l'assenza di una efficace personalizzazione del sostegno alla persona con disabilità e azioni di inclusione sociale poco efficaci. La riforma della normativa riguardo la disabilità rappresenta ora una priorità per il governo italiano, che ha ottenuto il supporto tecnico della Commissione europea insieme all'Ocse per migliorare la definizione legale di disabilità, in modo da conformarsi alla convenzione Onu sui Diritti delle persone con disabilità e alla classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della salute (Icf) e aumentare la capacità dell'assistenza sociale di ridurre la povertà e garantire adeguati standard di vita alle persone con disabilità.

Paola Fioroni ha spiegato ai delegati come funziona l’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità: composto da oltre cento persone fra rappresentanti delle istituzioni, del Terzo settore, dell’Università, della sanità umbra e delle associazioni che si occupano di disabilità, al suo interno vi sono tre distinti gruppi di lavoro e vari sottogruppi per l’osservazione, la valutazione e lo studio delle politiche e dell’azione della Regione Umbria basate sulla convenzione delle Nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità. Il gruppo diritto alla salute, si occupa dell’appropriatezza della cura e della presa in carico della persona , accanto a un sottogruppo incentrato sui progetti di vita indipendente e il progetto personalizzato, un obiettivo da assicurare e garantire a tutti e ancora da raggiungere pienamente. Un altro gruppo di lavoro si occupa di inclusione scolastica e lavorativa, altri settori dove le persone con disabilità scontano inefficienze, lungaggini e diseguaglianze. Un terzo gruppo di lavoro si occupa di mobilità e accessibilità, quindi del superamento delle barriere architettoniche ma anche comunicative e del quotidiano, con le difficoltà di una reale inclusione nello sport e nel tempo libero. L’obiettivo di tutti, ha sottolineato Paola Fioroni, è giungere a un sistema che realizzi appieno i diritti delle persone con disabilità attraverso supporti normativi e risorse adeguate ed una organizzazione che porti alla realizzazione del progetto personalizzato e a sostenere i progetti di vita indipendente. Le risorse del Pnrr prevedono linee guida per l’inclusione e nel nuovo Piano socio-sanitario regionale, si disegnerà una nuova funzionalizzazione del sistema di risposta che attiene sia al sociale che alla sanità. Per questo serve una integrazione reale e sostanziale che garantisca il progetto personalizzato e la valutazione della disabilità. Confidiamo che la recente legge delega approvata dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro Erika Stefani possa portare ad una legge che armonizzi le normative esistenti, semplifichi e garantisca omogeneità e facilitazioni per realizzare la reale autonomia e il progetto personalizzato. L’osservatorio darà il suo contributo nelle politiche regionali per colmare il gap fra le azioni intraprese e la tutela dei diritti delle persone con disabilità”.


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