(UNWEB) – Perugia- "Soddisfazione" è stata espressa dall'assessore regionale alle infrastrutture e lavori pubblici, Enrico Melasecche, per l'approvazione all'unanimità da parte dell'Assemblea Legislativa dell'Umbria del disegno di legge della Giunta regionale "Ulteriori modificazioni ed integrazioni al Testo unico governo del territorio e materie correlate".
L'intervento legislativo è scaturito dalle modifiche apportate alle norme nazionali nel corso del 2019 e del 2020, con vari provvedimenti che hanno determinato ricadute anche a livello regionale. L'assessore Melasecche, dopo aver ripercorso l'iter dell'atto, ha specificato le modifiche e le integrazioni alla legge regionale 1/2015 (Testo unico del territorio) che sono finalizzate prevalentemente a superare alcune criticità dovute anche a differenti definizioni tra la norma statale e quella regionale anche per consentire più agevolmente di accedere alle agevolazioni del Superbonus 110 per cento. "Questo nuovo testo – ha affermato l'assessore Melasecche – rappresenta un notevole passo in avanti nel percorso di semplificazione di norme che consentono a cittadini, tecnici ed imprese di realizzare con maggiore facilità gli interventi desiderati e dunque garantiscono anche un impulso ulteriore al settore, con benefici ambientali ed economici per l'intera Regione. L'impianto normativo attuato con il Testo unico - ha spiegato - rimane invariato, sono stati apportati adeguamenti e correzioni conseguenti alle sopraggiunte esigenze, nonché per chiarire i contenuti di alcune disposizione della legge regionale che risultano di applicazione incerta. Il percorso è stato condiviso con il mondo professionale, in particolare con la Rete delle professioni tecniche dell'Umbria ed attinto alle esperienze più significative di altre Regioni, come l'Emilia Romagna che hanno già superato il vaglio di costituzionalità rispetto allo stato legittimo degli immobili e le tolleranze costruttive. Le modifiche più rilevanti riguardano: nuove definizioni relativamente agli interventi di manutenzione straordinaria e agli interventi di ristrutturazione edilizia. Due le novità più rilevanti: la possibilità di considerare interventi di manutenzione straordinaria anche quelli che comportano mutamenti delle destinazioni d'uso, qualora non ne conseguano mutamenti urbanisticamente rilevanti e sempre che il passaggio a diversa categoria funzionale non comporti aumento del carico urbanistico. Prevista la possibilità di far rientrare in questa categoria anche la modifica dei prospetti, qualora necessaria per mantenere o acquisire l'agibilità di un edificio legittimamente realizzato".
"Viene anche introdotta la possibilità di realizzare recinzioni a protezione delle colture agricole, delle attività zootecniche e degli edifici – ha proseguito l'assessore Melasecche -. Viene poi introdotta la definizione di 'stato legittimo dell'immobile', tale definizione risulta quanto mai opportuna per chiarire nell'ambito delle verifiche e per perseguire gli abusi. Stato legittimo dell'immobile è quello stabilito dal titolo abitativo che ne ha previsto la costruzione o da quello che ne ha disciplinato l'ultimo intervento edilizio. In sostanza, anche attraverso altri interventi, viene allargata la possibilità di dichiarare la legittimità dell'immobile.
Altra modifica riguarda l'introduzione di un articolo specifico dedicato alle intolleranze costruttive. In particolare si ribadisce il precedente valore del 2 per cento rispetto alle misure indicate nel titolo edilizio entro il quale non ha luogo la violazione edilizia. Viene specificato che costituiscono tolleranze esecutive le irregolarità geometriche dimensionali di minima entità".