(UNWEB) La Prima e la Seconda commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presiedute da Daniele Nicchi e Valerio Mancini, si sono riunite in seduta congiunta a Palazzo Cesaroni ed in video conferenza per continuare le audizioni in merito alle due proposte di legge su economia circolare e sviluppo sostenibile. I due atti ‘Norme di economia circolare, sviluppo sostenibile, gestione integrata dei rifiuti e bonifica delle aree inquinate’ e ‘Norme di organizzazione territoriale del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti’ sono firmate dai consiglieri della Lega, Daniele Carissimi, Francesca Peppucci, Daniele Nicchi, Valerio Mancini, Eugenio Rondini, Paola Fioroni e Stefano Pastorelli.
I provvedimenti, illustrati in una precedente seduta dal primo firmatario Daniele Carissimi (https://tinyurl.com/2p868nzj(link is external)), sono già stati oggetto di audizioni in precedenti riunioni congiunte con l’assessore regionale Roberto Morroni (https://tinyurl.com/yku4bcvj(link is external)) e con Arpa, Auri e il direttore regionale competente (https://tinyurl.com/ybh67ua5(link is external)).
Nella seduta di oggi è stato ascoltato Andrea Di Matteo di Confindustria Umbria, che ha espresso apprezzamento per entrambe le iniziative, fornendo alcuni spunti di riflessione. Secondo il rappresentante di Confidustria nel testo andrebbero inserite indicazioni più operative e di maggiore pronta applicazione, in particolare con misure concrete di semplificazione delle procedure e di chiarezza della normativa. L’impegno dovrebbe essere quello di rendere il quadro normativo più essenziale e armonizzato nel tempo, così da accompagnare la transizione ecologica con la transizione burocratica. Queste proposte di legge possono essere una grande opportunità per migliorare la qualità delle regole. Insieme alla semplificazione servirebbero anche incentivazioni a sostegno delle pratiche virtuose delle imprese, inserendo misure premianti per le aziende che decidono di rivedere il proprio processo di produzione per ridurre gli impatti ambientali. Per le imprese certificate si potrebbero prevedere una riduzione delle tariffe, degli oneri istruttori, con documenti da presentare più semplici, una riduzione degli adempimenti in termini di numerosità e frequenza. Magari anche ipotizzando di sostituire le autorizzazioni di competenza regionale con autocertificazioni. Servirebbe inoltre rafforzare la capacità amministrativa degli uffici regionali che hanno preso in carico gli atti istruttori in precedenza di competenza di Arpa, visto che sono giacenti un buon numero di istanze: sarebbe importante prendere l’impegno di assicurare che questi provvedimenti vengano conclusi in tempi rapidi, con un piano di smaltimento delle pratiche per dare certezza sui tempi e decisione rapide. Inoltre Confindustria chiede che il tavolo tecnico permanente sull’economia circolare possa intervenire anche in materia di sottoprodotti per individuare liste di sottoprodotti che possono essere usate nei diversi cicli produttivi. L’obbligo di informare i cittadini sulle prestazioni ambientali e sulle emissioni prodotte dovrebbe spettare agli enti competenti e non ai gestori degli impianti di smaltimento. Infine si auspica che il nuovo assetto di Auri non generi costi aggiuntivi rispetto all'attuale situazione per evitare il rischio di aumento delle tariffe.
Al termine della seduta i commissari hanno stabilito di proseguire le audizioni, a partire dai soggetti previsti per la riunione di oggi, ma non presenti.