(UNWEB) "I cittadini delle regioni Veneto, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Liguria ed Umbria hanno pagato le spese del collegio difensivo dinanzi alla Corte Costituzionale per i referendum voluti da Salvini", lo sottolinea il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca in una “nota congiunta con il presidente del Gruppo consiliare regionale del Friuli Venezia Giulia, Cristian Sergo”.

“Come è possibile leggere dagli atti dell'11 gennaio scorso – prosegue la nota -, la Regione Lombardia ha proposto un patrocinio legale unico alle altre Regioni promotrici dei referendum sulla giustizia che hanno dato la loro adesione contribuendo con 15mila euro ciascuna. Soldi pubblici per l'assistenza legale sui referendum su cui gli stessi partiti avevano raccolto le firme, ma mai depositate, mentre – osserva De Luca - per i referendum popolari sostenuti attraverso la sottoscrizione dei cittadini, al netto dei rimborsi di legge, le spese sono state a carico degli organizzatori”.

“Al netto del pronunciamento della Corte costituzionale sull'ammissibilità – conclude la nota - non possiamo che interrogarci sul perché i partiti non abbiano depositato le firme raccolte. Si tratta solo di un caso oppure una precisa scelta politica?".


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