(UNWEB) “Conoscere le azioni che la Giunta intende mettere in campo, a seguito della nuova formulazione proposta in sede europea dei ‘Key Concepts’, dati su migrazioni e fine riproduzione di 82 specie cacciabili, affinché la stesura del Calendario venatorio 2022/2023 avvenga con tempistiche e modalità tali da non creare incertezza nel mondo venatorio umbro”. È quanto chiedono i consiglieri regionali Manuela Puletti e Valerio Mancini (Lega Umbria) annunciando la presentazione di un’interrogazione a risposta immediata.
“Il riferimento – spiegano Puletti e Mancini – è l’aggiornamento, avvenuto in sede UE, dei dati di migrazione e fine riproduzione di 82 specie cacciabili negli Stati membri, recentemente concertati con la Commissione NADEG (gruppo di esperti su Direttive Uccelli e Habitat). Per quanto riguarda l’Italia – affermano - vi sarebbero ‘anomalie’ sui periodi di caccia di alcune specie (turdidi, anatidi e scolopacidi) e potrebbero verificarsi difformità con gli altri Paesi sui periodi di prelievo venatorio”.
Per Puletti e Mancini sussisterebbe una “interpretazione eccessivamente restrittiva dei nuovi Key Concepts appena stilati in seno agli organismi comunitari, che rende indispensabile l’apertura, quanto prima, di un confronto serrato all’interno della Conferenza Stato–Regioni, con il coinvolgimento del Ministero della Transizione Ecologica e delle associazioni venatorie maggiormente rappresentative, in vista della stesura del nuovo Calendario venatorio che dovrà essere pubblicato dalle Regioni entro il 15 giugno. Auspichiamo – concludono - che, agendo di concerto con i colleghi delle altre regioni, l’assessore Morroni esprima contrarietà all’applicazione dei Key Concepts italiani, vista la discrasia e la difformità di applicazione del nostro Paese rispetto agli altri Stati europei”.