275380833 266393039007509 9205795731792867330 n(UNWEB) Il presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Marco Squarta annuncia una proposta di legge sul diritto alla vita indipendente: “Norme per la realizzazione dei diritti delle persone con fragilità attraverso il riconoscimento di un progetto esistenziale di vita e la promozione dell’amministratore di sostegno”.

“Diritto alla vita indipendente – spiega Squarta - significa mettere tutte le persone con disabilità nelle condizioni di poter esprimere i propri desideri e le proprie preferenze in ordine a ogni ambito della vita e di permettere di definire le proprie mete esistenziali”.

“Sono essenzialmente due – prosegue Squarta - i fronti su cui si articola il progetto di legge: da un lato definire diritti e responsabilità, dall’altro stimolare l’innovazione, la flessibilità, la sperimentazione e la creatività, in quanto la risposta sociale alla disabilità deve rifuggire da modelli standard e spesso obsoleti. Devono essere presi in giusta considerazione sentimenti, gusti, desideri e tutte quelle cose che solitamente danno senso alla vita. Il Comune nel quale vive il disabile è responsabile della stesura e garante dell’implementazione del progetto individuale. Nel progetto di legge c’è la novità rappresentata dal registro dei progetti esistenziali, che permette alle persone fragili e ai loro familiari di poter trascrivere bisogni e aspirazioni in un documento che integrerà la carta d’identità all’ufficio anagrafe, lasciando la titolarità del progetto individuale per la vita indipendente alla persona con disabilità che ne determina contenuti e orientamento. In altre parole, il compito dell’eventuale amministratore di sostegno, curatore o tutore, sarà quello di favorire la presa di parola della persona con disabilità sul proprio progetto individuale garantendo il rispetto delle sue volontà”.

“La realizzazione del progetto individuale – continua l’estensore della proposta di legge - sarà il riconoscimento del diritto alla vita indipendente, la partecipazione alla società su base di uguaglianza con gli altri e il miglioramento della qualità della vita della persona con disabilità. Un innovativo approccio che guarda alla persona con disabilità non più come a un semplice utente di singoli servizi, ma come a una persona con le sue esigenze, i suoi interessi e le sue potenzialità da promuovere, offrendo allo stesso tempo una preziosa possibilità per tanti genitori e familiari che quotidianamente affrontano il problema del 'Dopo di noi'. Ognuno si preoccupa per il benessere dei propri cari – conclude Squarta -, ma in particolare coloro che si occupano di persone fragili hanno a cuore il fatto che siano rispettati i loro bisogni e desideri, anche quando non saranno più in grado di occuparsene”.


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