278569967 293630002950479 9089140959005630075 n(UNWEB) La Seconda Commissione dell’Assemblea legislativa si è riunita stamani presso l’Aeroporto internazionale dell’Umbria ‘San Francesco d’Assisi’ dove si sono susseguite diverse audizioni, a partire dal Presidente di Sase (Società di gestione dell’infrastruttura), dall’Amministratore unico di Sviluppumbria, di Amministratori regionali, provinciali e comunali, oltre che di rappresentanti di Associazioni di categoria.

È emersa, da ogni intervento, l’importanza dell’aeroporto e la sua strategicità in ogni progetto di sviluppo economico per l’Umbria, legato al turismo, ma non solo. Tra gli obiettivi previsti nel Piano industriale predisposto dai soci ci sarebbe l’aumento delle rotte, soprattutto quelle internazionali con l’obiettivo, nel 2023, di un collegamento anche con la Germania; di una migliore digitalizzazione dei servizi; di una governance, dunque, focalizzata sugli obiettivi previsti puntando su importanti investimenti. Si tratta, in sostanza, come è stato spesso sottolineato dal presidente di Sase, di un Piano industriale di risanamento e di sviluppo con l’obiettivo di raggiungere, nel medio periodo, 500mila passeggeri, numero che rappresenta il massimo della potenzialità dell’infrastruttura. È stata anche ribadita la necessità di inserire l’aeroporto in un’offerta di mobilità intermodale andando verso la direzione di collegare quindi il trasporto aereo con quello su gomma e su ferro. Da alcuni rappresentanti di associazioni di categoria è emerso tra l’altro l’auspicio di una condivisione delle strategie di sviluppo attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori economici interessati

. Il presidente del Cda di Sase, Orazio Stefano Panato, nel suo intervento ha spiegato la nuova situazione dei soci (mutata nel novembre 2021) e che vede Sviluppumbria (per conto della Regione) socio di assoluta maggioranza con il 78,71 per cento, la Camera di Commercio con il 10 per cento, il Comune di Perugia 6,25, il Comune di Assisi 4,83 per cento e poi altri soci minori.

“L’Assemblea dei soci – ha ricordato Panato - , riunitasi lo scorso sei dicembre, ha fornito un indirizzo strategico chiedendo di orientare l’attività sul traffico internazionale in arrivo; di incrementare le rotte e quindi i passeggeri; di dare luogo a modernizzazioni nel campo della digitalizzazione; di controllare attentamente i costi; di predisporre un piano industriale facendo anche riferimento ad un contributo esterno di 12 milioni di euro da parte della Regione (spalmati in tre anni), di un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia (per marketing, attraverso Sviluppumbria) e un contributo pro quota, nel triennio, dei restanti soci consistente in 3,246 milioni di euro. Il Piano industriale si basa su una governance focalizzata che punta su importanti investimenti, tra cui il miglioramento della qualità del servizio attraverso la digitalizzazione. Il risultato finale dovrà essere un aumento del traffico di velivoli e quindi dei passeggeri. Questo avrebbe ovviamente un impatto immediato sul conto economico della Società e di riflesso sul territorio. L’aeroporto ha bisogno di essere inserito in un’offerta di mobilità intermodale andando verso la direzione di collegare il trasporto aereo con quello su gomma e ferro. Nel piano industriale – ha spiegato Panato -, che verrà presentato ai soci nei prossimi giorni, viene previsto l’aumento delle rotte: nel 2021, anno fortemente condizionato dal covid, avevamo dieci rotte (5 nazionali e 5 internazionali), la nostra vocazione è averne più di carattere internazionale, tant’è che nel 2022 prevediamo di passare a 15 rotte di cui 10 internazionali e così via per gli anni a seguire. Questo comporterà un aumento dei passeggeri che avrà un impatto sul conto economico della società e sul territorio. Se riusciremo ad attuare il piano industriale, i passeggeri che prevediamo arrivare nel 2022 avranno una ricaduta positiva sul territorio regionale che varia dai 55 ai 65 milioni di euro, nel 2023 da 65 a 75 milioni di euro, nel 2024 si potrebbe arrivare a circa 100 milioni di euro. Questo anno in corso è stato inquadrato come anno della ripartenza e nonostante le criticità legate anche all’attuale quadro geo politico le nostre previsioni potranno realizzarsi. Il 2022, in fatto di voli, risulta appena sotto il quadro pre covid, ma i dati del primo trimestre sono incoraggianti”.

Sull’importanza strategica dell’aeroporto all’interno dei programmi di sviluppo regionali si è espresso anche il presidente di Sviluppumbria, Michela Sciurpa rimarcando, tra l’altro, l’importanza della collaborazione e del dialogo con il presidente Panato, assicurando un “sostegno convinto al piano industriale predisposto, nella convinzione dell’importanza strategica dell’aeroporto per l’economia dell’intero territorio regionale ed anche per far uscire l’Umbria dall’isolamento infrastrutturale”.

Nel corso della riunione, oltre agli interventi di rappresentanti istituzionali, sono anche intervenuti rappresentanti di Federalberghi, Camera di Commercio, Confcommercio, Fiavet (Federazione Italiana Associazioni Imprese di Viaggi e Turismo). AS/

***Fino al termine delle tornate elettorali di giugno 2022, l’attività d'informazione dell’agenzia “Acs” riguarderà solo le comunicazioni indispensabili per l'efficace svolgimento delle funzioni dell'Assemblea legislativa e avverrà in forma impersonale (L.28/2000).


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