FOAdi dXEAEwZcM(UNWEB) “Ripopolamento dei bacini idrici, l’Umbria deve fare di più, non possiamo arrenderci alla burocrazia e rimanere indietro rispetto a regioni come Marche, Toscana e Liguria”.

Il consigliere regionale della Lega Umbria Manuela Puletti insieme al collega Valerio Mancini, torna sul tema delle procedure di immissione delle trote allevate presso il Centro Ittiogenico di Borgo Cerreto nei bacini e nei corsi d’acqua umbri “nel rispetto delle normative vigenti”. In sede di question time il consigliere Puletti ha chiesto all’assessore Morroni lo stato di attuazione della mozione sul tema approvata in sede di Assemblea Legislativa. “Nel rispondere alla mia interrogazione – spiega Puletti – l’assessore ha citato la nota del Ministero della Transizione ecologica indirizzata a tutte le Regioni italiane che impone l’autorizzazione dello stesso MITE per l’immissione in natura di specie alloctone. Nonostante tale nota, tuttavia, alcune regioni come Marche, Toscana e Liguria hanno saputo affrontare la questione e perorare la causa del mondo ittico locale, che in Umbria conta quasi 50mila appassionati e vanta un comparto economico di assoluto rilievo, provvedendo in maniera autonoma al ripopolamento dei bacini idrici, sulla base delle rispettive peculiarità, attraverso percorsi utili ad abbattere quel muro di burocrazia che rappresenta il vero problema di questa situazione. Nelle Marche si è tornato a pescare sulle sponde dei fiumi Metauro e Chienti con l’inaugurazione dei campionati provinciali di pesca alla trota; in Liguria, in seguito all’interrogazione di un consigliere di maggioranza l’assessore competente si è affidato alla deroga prevista nell’emendamento del senatore leghista Simone Bossi al Mille Proroghe; in Toscana si è riusciti a trovare una soluzione al labirinto di carte e burocrazia che invece in Umbria rischia di negare questa possibilità ai pescatori. Il mondo ittico umbro chiede risposte. Come Lega abbiamo proposto diverse soluzioni come la possibilità di affidarsi a trote sterili per il ripopolamento e in ultimo la mozione sull’utilizzo delle trote di Borgo Cerreto definite molto vicine al geneticamente puro, il cui mantenimento è a carico della Regione Umbria e con rischio di mandarle al macero. Considerato l’operato delle altre regioni, il problema non sembra insormontabile, quello che conta davvero è la volontà di risolverlo. Siamo vicini ai pescatori umbri – concludono Puletti e Mancini – e abbiamo messo a disposizione competenze per poter trovare le soluzioni adeguate. Ci auguriamo si continui a lavorare per risolvere questa problematica fondamentale anche attraverso metodi diversi e con più coraggio, visto che le scelte attuali non hanno prodotto alcun risultato, anzi, ad oggi le associazioni regionali di pesca sportiva e il comparto di riferimento lamentano danni all'indotto".


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