(UNWEB) Per mancanza del numero legale, l’Aula di Palazzo Cesaroni non ha potuto procedere al voto su una mozione promossa da un consigliere della minoranza. L’atto riguardava l’accessibilità ed il diritto allo studio, nello specifico la gratuità del trasporto pubblico e mobilità notturna.

La mozione puntava ad impegnare la Giunta regionale a “finanziare, tramite la tassa regionale per il diritto allo studio universitario, un abbonamento annuale relativo al trasporto pubblico locale, valido in tutto il territorio della regione e rivolto a tutti gli studenti, specializzandi e dottorandi, regolarmente iscritti ad un corso di studi di uno dei sei istituti di alta formazione presenti in Umbria; mettere in campo tutte le azioni volte alla riattivazione, quanto prima, del servizio di mobilità notturna, partendo dalla positiva sperimentazione attuata negli anni 2017 e 2018 grazie al supporto della Regione Umbria, e di procedere ad uno studio riguardo alla possibile attuazione di un analogo servizio anche nelle altre città universitarie della regione”.


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