(UNWEB) –Perugia– Utilizzare più rapidamente ed efficacemente le risorse economiche messe a disposizione dall'Unione europea sia in termini di selezione di progetti che di capacità di spesa. È l'obiettivo del corso "Europrogettazione. Finanziamenti europei: progettare nella programmazione 2021-2027", giunto alla XI edizione, promosso dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica in collaborazione con Seu Servizio Europa, aperto oggi dal coordinatore didattico, Davide Ficola.
Le attività formative, della durata complessiva di 50 ore, approfondiranno le tipologie dei finanziamenti comunitari, la Programmazione 2021-2027, la gestione del partenariato transnazionale e le tecniche di progettazione. Nozioni che saranno verificate "sul campo", attraverso simulazioni guidate e l'elaborazione di un project work finale.
Sono previste 15 giornate di formazione, fino al prossimo primo luglio, che vedranno alternarsi docenti di rilievo nazionale: Andrea Pignatti, formatore esperto in europrogettazione, docente del Dipartimento di Lingue di Scuole Civiche di Milano, Fondazione di Partecipazione; Barbara Grazzini, specializzata in progettazione, gestione e coordinamento di interventi co-finanziati dalla Commissione europea, referente nazionale della rete Global Action Plan International e membro del Board of Directors della rete a livello internazionale; Monica Monti, esperta di progettazione comunitaria e di gestione di progetti internazionali, con esperienza nel settore sia pubblico che privato; Angela Piscitelli, europrogettista senior, specializzata su programmi a gestione diretta in ambito ambientale, culturale e formazione e sulla Cooperazione Territoriale europea.
Al corso partecipano funzionari pubblici, soggetti del Terzo settore e privati interessati. Nel periodo 2021-2027 gli investimenti dell'Unione europea sono, per lo più, orientati a sostenere innovazioni in ambito economico, favorire transizione ecologica e sviluppo sostenibile, migliorare mobilità e connettività regionali, valorizzare zone urbane e rurali, proteggere le sfere più deboli della società.