(UNWEB) “L’interrogazione di un consigliere regionale della Lega che chiede alla Giunta Tesei di ampliare i terreni coltivabili per fare fronte alla carenza di grano e cereali appare condivisibile e interessante. Così ragionevole da essere già stata avanzata, da me, nel marzo scorso (https://consiglio.regione.umbria.it/informazione/notizie-acs/necessario-...). Se dai banchi della Lega si ponesse maggiore attenzione alla consultazione del calendario agrario invece di sfogliare sempre e solo quello venatorio e ittico, si scoprirebbe che in luglio è ben difficile iniziare la semina, trattandosi di un momento piuttosto dedicato alla mietitura”. Lo dichiara il capogruppo del Partito democratico all’Assemblea legislativa, Simona Meloni, facendo riferimento all’atto ispettivo depositato ieri (https://consiglio.regione.umbria.it/informazione/notizie-acs/migliorare-...) da un esponente di maggioranza.
“Probabilmente anche attivandosi immediatamente in marzo – rileva Meloni – non saremmo riusciti a mettere in campo tutte le misure necessarie. Ma fortunatamente dalla Giunta Tesei non è arrivato il minimo riscontro alla mia proposta e quindi resteremo con il dubbio. Quello che appare invece certo è che la proposta della Lega risulta tardiva per l’annata agraria in corso, visto che ci troviamo appunto in fase di raccolta piuttosto che di semina. Ed appare prematura rispetto alla prossima annata agraria, visto che si produrrebbero effetti tra circa un anno, quando, auspicabilmente, la situazione bellica ed energetica avrà assunto altre e meno nefaste connotazioni”.
“La maggioranza di centrodestra avrebbe avuto tutte le possibilità, in tempi e modi congrui con le stagioni, di intervenire sulle problematiche dell’approvvigionamento di mangimi e di cereali per uso umano. Oppure agire per razionalizzare l’utilizzo idrico, riducendo le perdite ed ottimizzando le dighe esistenti, come peraltro richiesto anche da autorevoli esponenti consiliari. Invece – conclude Meloni – ci troviamo a luglio a fissare il cielo sperando che piova ed a scrutare i campi abbandonati fantasticando di piantarci uno speciale grano estivo”.