(UNWEB) "La FIT CISL e la UILT UIL credono da sempre che la contrattazione sia l’unica via maestra per la tutela dei lavoratori. La contrattazione, secondo noi, deve essere alimentata anche quando si è di fronte alle situazioni più avverse.
E’ sulle basi di questa premessa che come organizzazioni sindacali, nonostante il permanere di tutte le perplessità e preoccupazioni del caso, abbiamo creduto necessario dover richiedere all’Assessore Melasecche l’avvio di un percorso di relazioni sindacali per districare, se possibile, tutti i nodi irrisolti che la futura gara del TPL ci porrà nel 2023. Abbiamo creduto inoltre, fare questa richiesta urgente prima della delibera di Giunta uscisse il 10 di agosto prossimo.
In data 8 agosto abbiamo avuto un primo incontro dove abbiamo nuovamente confermato tutte le nostre preoccupazioni per una gara strutturata in 4 bacini. Preoccupazioni legate prima di tutto alle ricadute sui dipendenti coinvolti e alla qualità dei servizi che verranno erogati una volta che la gara sarà assegnata.
Inutile ribadire la posizione da parte dell’Assessore che ha giustificato la scelta dei 4 bacini con l’applicazione della normativa vigente ( in particolare del DM 157 del 2018 e della relativa giurisprudenza ) che di fatto gli “imporrebbe” una gara su più bacini e dai risparmi che l’applicazione di tale normativa gli garantirebbe pari a circa 13 milioni di euro. L’Assessore inoltre, ha confermato un impegno di 58 milioni di euro circa, comprensivi di una parte dei 20 milioni dal bilancio regionale destinati ai trasporti pubblici in generale( calcolati sulla media di spesa dei prossimi 9 anni ) per la gara a cui andranno aggiunte le risorse dei comuni.
Nonostante le distanze tra le parti, come FIT CISL e UILT UIL abbiamo richiesto ed ottenuto dallo stesso assessore di avviare una serie di incontri per:
- ottenere precise garanzie a tutela dei lavoratori coinvolti tramite la sottoscrizione di un Protocollo di intenti in cui la Regione si impegna ad inserire nel bando di gara i requisiti minimi per le società partecipanti, la previsione della “CLAUSOLA SOCIALE” e la garanzia dell’applicazione del contratto nazionale di primo e secondo livello in tutti i bacini al fine di non perdere nessun posto di lavoro nel TPL e di salvaguardare i salari attuali di tutti i lavoratori coinvolti;
- inserire nella futura gara elementi di salvaguardia dei servizi che oggi si svolgono in sinergia, data la particolarità nostro territorio (tra urbano, extraurbano, lago trasimeno).
Pur consapevoli che gli argomenti trattati in questo primo incontro, oggetto delle nostre richieste, non siano esaustivi al fine di avere un quadro più chiaro circa la futura gara, riteniamo che essi siano i più urgenti da trattare.
Allo stesso tempo abbiamo manifestato forti perplessità sull'ulteriore taglio di circa 800.000 euro al TPL, previsto da settembre a dicembre prossimi. Perplessità legate all’intempestività e all’inutilità di tale provvedimento funzionale solo a far cassa, nonché dannoso al trasporto scolastico. Anche su tale questione, la nostra richiesta ha trovato terreno fertile. L’assessore ha confermato che sta lavorando con BUSITALIA per evitare questo taglio.
Rimaniamo fermamente convinti che dividere il TPL umbro in 4 bacini non sia la soluzione. Restiamo fortemente perplessi dalle scelte politiche su tale tema ma allo stesso tempo restiamo realisti e pragmatici. Il nostro interesse è evitare che il peso economico della nuova gara ricada sulle spalle dei lavoratori. Riteniamo che garantire la CLAUSOLA SOCIALE e l’APPLICAZIONE del CONTRATTO di PRIMO e SECONDO LIVELLO sia un passaggio necessario ma non ancora sufficiente. Per tale motivo percorreremo tutte le strade disponibili a tal fine compresa quella che noi riteniamo essere la via maestra e cioè la TRATTATIVA."
Così, in una nota, la FIT CISL e la UILT UIL