(UNWEB) Il consigliere regionale Valerio Mancini (Lega) ha interrogato l’assessore Luca Coletto per sapere “sulla base di quale documentazione scientifica è stata disposta l’estensione del periodo di validità dei flaconcini dei vaccini anti-covid-19”.
Mancini ha ricordato che “attualmente in Italia sono stati autorizzati i seguenti vaccini: Vaccino Comirnaty (Pfizer-BioNtech); Vaccino Spikevax (Moderna); Vaccino Vaxzevria (AstraZeneca); Vaccino Janssen (Johnson & Johnson); Nuvaxovid (Novavax) e che, a quanto è dato sapere, è stata disposta l’estensione del periodo di validità dei flaconcini dei vaccini anti-COVID-19 ma la giurisprudenza ha più volte affermato che il medicinale scaduto è presunto guasto a tutti gli effetti penali (Cass. Pen., Sez. I, 18.12.1972, 10.5.1973 e 27.3.1980)”.
L’assessore Coletto ha detto che “l’estensione della validità è stata stabilita dall’Agenzia europea Ema e diffusa da quella italiana AIFA, che la pubblica sul sito istituzionale, quindi la documentazione viene trasmessa alle regioni. Presso la Presidenza del Consiglio dei ministri si evince il processo regolatorio”.
Nella replica, Mancini ha detto che “su Google ci sono i lotti con la nuova data di scadenza, lo so, ma il cittadino deve sapere e invece nessuno glielo spiega, nemmeno il medico di famiglia. Questa documentazione deve essere allegata al flacone, no che la devo trovare io, il medico deve rispondere alle domande del paziente, non si può rimandare a scaricarla su internet. Chi va a vaccinarsi deve trovare il flacone e il documento che dice che è stato prorogato. Negli hub vaccinali ci deve essere il flacone con la data stampata e la nuova scadenza e serve la documentazione che spiega al medico che è efficace, non può essere il cittadino che se la cerca su internet. Chiarisca questa specie di vulnus”.