(UNWEB) “In seguito alla richiesta del presidente di Libera Caccia Umbria, Lando Loretoni, rivolta a me in qualità di presidente della commissione agricoltura, alla presidente Donatella Tesei e all’assessore Roberto Morroni, ribadisco la mia piena disponibilità a organizzare quanto prima un momento di confronto con le associazioni venatorie”: lo afferma il consigliere Valerio Mancini (Lega-presidente Seconda commissione) congiuntamente con la collega di partito Manuela Puletti.
“Tra le tematiche più urgenti da trattare, come sottolineato anche da Libera Caccia – proseguono i consiglieri Mancini e Puletti - il Piano faunistico-venatorio redatto dalla precedente amministrazione regionale, i regolamenti regionali, il regolamento degli Atc 1, 2 e 3, il risarcimento danni da selvaggina, le Zone ripopolamento e cattura e gli appostamenti fissi. Una delle problematiche più urgenti da risolvere è quella legata al ripopolamento delle lepri: a conferma della confusione che regna nella gestione venatoria, anche l’unico ATC umbro che stava provvedendo alla cattura e immissione di selvaggina, ovvero l’ATC 3, ha comunicato in data 12 dicembre di sospendere l’attività a data da destinarsi, e nei due ATC della Provincia di Perugia sono fermi gli acquisti di animali in attesa di disposizioni. La disattenzione politica appare evidente, e non è certo imputabile al Consiglio regionale - rimarcano Mancini e Puletti - dove siamo costantemente in contatto con il mondo venatorio e non abbiamo mai fatto mancare attenzione e ascolto. C’è il rischio che qualora vengano a mancare i lanci per i ripopolamenti a causa della mancata immissione di selvaggina, molti cacciatori decidano di non rinnovare la licenza, viste anche le altre difficoltà riscontrate nell’ultima stagione venatoria”.
“Come istituzioni – continuano Mancini e Puletti - abbiamo il dovere di fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità al fine di consentire i ripopolamenti, indispensabili nella pratica venatoria. Il problema sembra sia legato a una lettura restrittiva del Piano faunistico venatorio redatto dalla precedente amministrazione regionale, del quale io più volte – afferma Mancini - ho chiesto la modifica, ma a fronte del quale venivano comunque effettuate catture e immissioni libere, mentre ora la normativa pare venga interpretata in senso restrittivo. È urgente pertanto che si provveda a una revisione del Piano che favorisca l’attività venatoria in tutte le sue fasi, a partire proprio dai ripopolamenti. I cacciatori, oltre a contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e della sicurezza pubblica, pagano una licenza, contribuendo così all’economia regionale per centinaia di migliaia di euro, pertanto meritano impegno e rispetto. Auspichiamo – concludono Mancini e Puletti - che anche la presidente Tesei e l’assessore Morroni si mettano a disposizione, per convocare un tavolo di confronto che ci consentirà di approfondire le istanze delle associazioni venatorie così da lavorare congiuntamente al fine di porre rimedio alle problematiche rappresentate”.