Consiglio generale di Fai Cisl Umbria. Progetti per il 2023 legati all'inclusione e alla formazione. Nel 2022 tante contrattazioni raggiunte. Restano le vertenze Ex Novelli e Sangemini
(UNWEB) Perugia, – "Nonostante l'anno di tempesta perfetta, la Fai Cisl in Umbria ha raggiunto importanti traguardi, grazie ad un imponente lavoro di squadra della nostra federazione". Così il segretario della Fai Cisl Umbria, Simone Dezi, nel corso della riunione del consiglio generale Fai Cisl Umbria, svoltasi oggi a Perugia. Prima della relazione del segretario, alcuni interventi formativi per il format con cui è stato impostata la mattinata di lavori. Per primo Ulderico Sbarra del Centro Studio Tarantelli, che ha lanciato un invito a "pensare altrimenti" su progetti che vadano oltre i luoghi istituzionali, per lavorare poi ad una comunità "inclusiva, solidale, aperta, che guarda alle nuove tecnologie. Un compito che il sindacato deve affrontare, vista la sua presenza diffusa sul territorio". A seguire l'intervento di Riccardo Marcelli, della segreteria regionale Cisl Umbria, che ha offerto una panoramica su bandi e sfide europee per imprese e lavoratori dell'Umbria.
Con un'inflazione tra l'8 e l'11 per cento, l'industria alimentare ha registrato un aumento del Pil dell'1,1 per cento. Tra le maggiori difficoltà riscontrate, quelle del caro bollette e delle materie prime, ma anche le difficoltà di reperimento di queste ultime e anche del packaging. Problemi anche sul fronte commerciale. Per il tabacco, nel panorama tracciato dal segretario Dezi, c'è un periodo di assestamento dopo l'accordo tra sindacati e aziende per garantire la filiera del tabacco e un numero minimo di giornate lavorative annuali e per mantenere sul territorio la lavorazione. "Chiediamo – ha detto Dezi – anche un intervento per l'Alto Tevere, per progetti che vadano a garantire filiera e sviluppo dell'agroalimentare". Nestlè ha annunciato un investimento di 7,5 milioni di euro per San Sisto e si valutano investimenti anche per Eskigel. Le grandi vertenze aperte sono quella della Sangemini e Ex Fattorie Novelli. "Su Sangemini è stato ratificato il concordato e si sta lavorando insieme agli Rsu e al coordinamento di gruppo per ricominciare a parlare concretamente di contrattazione di secondo livello e per rilanciare i marchi storici del sito umbro. Su Ex Novelli, il comparto uova invece vive mesi complicati. L'azienda – spiega Dezi – è stata recentemente aggiudicata ad una società locale, ma il passaggio non si è ancora perfezionato e i lavoratori non hanno percepito le ultime mensilità". Difficoltà anche a Ternipan, che dovrebbe essere giunta ad una conclusione positiva.
Complessivamente un momento dunque essenzialmente positivo, in un contesto di difficoltà generale, durante il quale Fai Cisl nazional e regionale sono andati avanti su contrattazione e negoziazione chiudendo i Ccnl per i lavoratori agricoli e florovivaisti e dei consorzi agrari. In corso contrattazione per i Consorzi di bonifica. Quanto ai traguardi 2022 di Fai Cisl Umbria, chiusa la contrattazione relativa al CIRL con "un aumento medio di circa 80 euro pro-capite, la valorizzazione delle singole professionalità con indennità specifiche e un'attenzione particolare alla sicurezza sul lavoro grazie all'istituzione dei preposti alla sicurezza per i cantieri ove non è sempre presente il capo-cantiere per gli operai e individuato tale figura anche per gli impiegati. Ora è necessario continuare il percorso intrapreso per la stabilizzazione dei lavoratori assunti a tempo determinato, componenti importanti che hanno portato nuova energia all'interno dell'AFOR. Per questo va immediatamente rilanciato il percorso a livello istituzionale". Chiusi i contratti territoriali per impiegati agricoli di Perugia e Terni con aumenti del 5 per cento. Ripreso il dialogo sindacale con Consorzio agrario Perugia. "Siamo nel vivo del negoziato per quanto riguarda il rinnovo del Contratto Barry dello stabilimento di San Sisto, ma siamo fiduciosi di chiudere entro la fine dell'anno novità non solo economiche ma anche normative. Anche presso Grifolatte siamo riusciti a portare a casa un ottimo risultato e abbiamo siglato proprio quest'anno il premio di risultato". In corso rinnovo dell'integrativo di Eskigel, Nestlè e Colussi.
"Abbiamo avuto ottimi risultati nelle elezioni, dalla Nestlé, alla Colussi, dalla Sangemini alla Nocera Umbra, da Eskigel a Beefood e in tanti altri siti dove siamo primo sindaco o con la rappresentanza in crescita. Diversi poi – ha proseguito Dezi - i progetti messi in campo, dal ruolo protagonista di TerraViva passando per la campagna della disoccupazione agricola che ci vede impegnati anche a livello organizzativo per tutte le pratiche. Per raggiungere più persone possibili c'è una campagna Sms e un nuovo sito internet. In arrivo anche il progetto Faidi+Scuola, un corso di italiano di base che partirà a gennaio, gratuito per i lavoratori agricoli nostri iscritti, perché l'inclusione passa anche per la conoscenza della lingua. Predisposto anche un percorso di formazione per gli iscritti, diviso per i vari settori".
Diversi i contributi arrivati nel dibattito, con gli interventi arrivati da tutti gli Rsu dei vari settori e aziende rappresentate. Conclusioni affidate al segretario generale Cisl Umbria, Angelo Manzotti. "Vanno sfruttati al massimo i finanziamenti provenienti dall'Europa – ha detto – e per questo vediamo come positivamente l'allargamento delle aree interne. Ad oggi però solo il 38 per cento di fondi europei è impegnato, il resto lo rimandiamo indietro". Manzotti è poi entrato sul dibattito relativamente alla sanità: "Situazioni che abbiamo presenti. Questa Giunta regionale, al momento, è allergica al dialogo con sindacato. Sei mesi fa, con il nuovo direttore generale, abbiamo iniziato una tiepida interlocuzione. La sanità è il principale obiettivo della nostra segreteria. Lavorare sulla segreteria può rendere la regione attrattiva". Quanto alle richieste: "Avviare la partecipazione in Terza commissione del Piano sanitario. Avviare anche una discussione con le Direzioni generali per la rete dei servizi e delle patologie. Il Piano sanitario deve cambiare veste, deve essere sempre di più legata al territorio".