Assessore Melasecche: “Se il primo stralcio sarà finanziato entro il 2023 potranno partire i cantieri. Il progetto del secondo è in corso di revisione”
(UNWEB) Nella sessione dedicata al Question time (interrogazioni a risposta immediata) della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, i consiglieri della Lega, Paola Fioroni e Stefano Pastorelli hanno chiesto all’assessore regionale Enrico Melasecche “il cronoprogramma di realizzazione del primo stralcio del nodi di Perugia, notizie riguardo il progetto delle rampe ed i tempi di realizzazione del secondo stralcio”.
Nell’illustrazione dell’atto, Fioroni ha ricordato come “nell’area di Ponte San Giovanni insiste lo snodo del traffico più importante dell’Umbria, in quanto si incrociano i due assi fondamentali della viabilità regionale: la E45 nel tratto Cesena-Orte e il Raccordo autostradale Perugia-Bettolle. Tutti tratti stradali (a due corsie per direzione di marcia), quotidianamente congestionati dal flusso di traffico che si aggrava nelle ore di punta, in caso di incidenti o lavori di manutenzione. La situazione è attenzionata da oltre 20 anni, tanto che l’intervento complessivo Collestrada-Corciano (Nodo di Perugia) è stato inserito tra le infrastrutture strategiche di rilevanza nazionale nel 2001, nella Deliberazione CIPE n. 121/2001 ed è stato confermato poi, tra l’altro, nell’intesa Generale Quadro tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Umbria nell’ottobre 2002 (infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale (Legge Obiettivo 443/01). Il Piano Preliminare sul quale la Regione ha espresso parere favorevole, così come il Ministero dell’Ambiente e il Ministero del Beni e le Attività Culturali è stato approvato con delibera CIPE 156/2006, accertandone la compatibilità ambientale (con prescrizioni) e la localizzazione, rinviando l’individuazione della copertura finanziaria alla fase di approvazione del progetto definitivo anche a valere sui finanziamenti messi a disposizione della Legge 443/2001 e dall’Anas. Gli interventi mirano ad un potenziamento del sistema infrastrutturale viario, oltre che alla separazione dei traffici locali da quelli nazionali e alla ridistribuzione dei flussi di traffico su un sistema di arterie più esteso e sicuro. Accanto a questi obiettivi specifici l’intervento intende conseguire contestualmente gli obiettivi di miglioramento ambientale del sistema urbano e periurbano perugino. L’intervento in progetto prevede una variante alla E45 nel tratto tra la località Madonna del Piano, nei pressi dello svincolo di Montebello, e lo svincolo di Collestrada, per uno sviluppo complessivo di circa 7 km. La definizione del tracciato stradale approvato dalla Delibera CIPE e recepito negli strumenti urbanistici del Comune di Perugia e di Torgiano, è l’esito di un lungo confronto con gli Enti preposti alla tutela ambientale e governo del territorio che ne hanno valutato l’alternativa di tracciato migliore, sino alla definizione della compatibilità ambientale.
Il vigente Piano Regionale dei Trasporti 2014-2020 evidenzia come non fosse più procrastinabile il potenziamento del tratto Madonna del Piano — Collestrada, che di tutto l’itinerario della E45 costituisce la tratta in condizioni maggiormente critiche e tra le più problematiche della viabilità dell’intero Nodo nel suo complesso. Il MIT, nel giugno 2020 ha espresso il proprio assenso alla progettazione definitiva da parte di Anas della tratta Madonna del Piano - Collestrada a valere sul fondo progettazione del Contratto di Programma tra Anas — MIT, assegnando le risorse per la progettazione dell’opera. Questa Assemblea legislativa, nel maggio 2021, ha votato unitariamente una proposta di risoluzione che impegnava la Giunta regionale ‘ad aggiornare e rivalutare d’intesa con Anas, ascoltate anche le Istituzioni locali, le priorità progettuali in essere, allo scopo di perseguire gli auspicati benefici per il territorio regionale e locale, il sistema viario regionale e nel rispetto della sostenibilità ambientale, nonché la riorganizzazione ed implementazione del trasporto pubblico locale’. Abbiamo poi appreso notizia che la Cooprogetti di Gubbio ha consegnato all’ANAS il progetto definitivo del primo stralcio del Nodo, nonchè sembra proseguire il confronto tecnico con ANAS a livello nazionale e locale sul progetto di ampliamento delle rampe di Ponte San Giovanni e sull’intervento sulle strutture portanti e che si parla di costi ulteriori per l’immobilismo delle Giunte precedenti. Si parla anche di un imminente confronto della presidente Tesei con il ministro Salvini sul complesso delle priorità infrastrutturali e trasportistiche dell’Umbria, al fine di accelerare gli interventi messi in campo per superare l’isolamento della nostra Regione in tutti questi anni”.
L’assessore Enrico Melasecche ha risposto confermando che “il nuovo Piano dei trasporti 2023/2033 è in via di predisposizione. Sul nodo di Perugia, gli elaborati di progetto sono stati consegnati ad Anas. Entro i primi giorni di febbraio partiranno le procedure di approvazione. In pochi mesi verrà predisposto il progetto esecutivo. Se l’intervento sarà finanziato entro il 2023 potranno partire i cantieri. Rispetto al secondo stralcio, esso non è inserito negli atti di programmazione tra Anas e Ministero. È stato però inserito nella legge di bilancio quale ipotesi di nuovo intervento. Sono stato informato dell’avvio della revisione del vecchio progetto del secondo stralcio. Sullo svincolo di Ponte San Giovanni, le richieste di Comitati e del Comune di Perugia sono state esaudite. Lo svincolo di Via Adriatica non sarà chiuso e consentirà alle centinaia di famiglie che andranno ad abitare in quella zona di accedere alla superstrada. Tutto sta procedendo in maniera molto positiva”.
Il consigliere Fioroni ha esortato l’assessore a “continuare con questo grande impegno. Si tratta di un investimento fondamentale per il quartiere, per la città e per la viabilità complessiva della regione”.