(UNWEB) Perugia. “Ringraziamo il ministro Musumeci per l’interesse e la vicinanza che sta dimostrando al nostro territorio colpito dal sisma del 9 marzo. Gli aggiornamenti che ci ha fornito in merito alla procedura per il riconoscimento dello stato di emergenza chiesto dalla Regione sono positivi. Attendiamo con fiducia che la pratica vada a buon fine nelle prossime ore. Si tratta di un passaggio cruciale per consentire di alleviare i disagi dei nostri concittadini costretti a lasciare le loro case e, in certi casi, anche le loro attività lavorative”. E’ quanto ha dichiarato il sindaco Andrea Romizi dopo aver rappresentato la situazione delle frazioni perugine più interessate dal terremoto al ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, arrivato oggi in Umbria.
Il sindaco Romizi ha preso parte sia all’incontro a Palazzo Donini tra il ministro e la presidente della Regione Donatella Tesei a cui hanno partecipato, tra gli altri, il capo del Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, il prefetto Armando Gardone e il questore di Perugia Giuseppe Bellassai, sia al successivo sopralluogo a Sant’Orfeto dove era presente con il ministro il sottosegretario all’interno Emanuele Prisco.
Ad accompagnare Romizi c’erano l’assessore alla sicurezza e alla protezione civile Luca Merli, il dirigente dell’Unità operativa Manutenzioni e Protezione civile Roberto Chiesa, l’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia, l’assessore al commercio Clara Pastorelli, il consigliere comunale Federico Lupatelli.
In occasione della visita a Sant’Orfeto, dove erano presenti anche volontari del Gruppo comunale di protezione civile Perusia, al ministro Musumeci sono stati mostrati alcuni immobili inagibili, tra cui la sede di un’azienda locale. Il sindaco Romizi e il ministro hanno parlato con residenti del posto impossibilitati dal 9 marzo a rientrare nelle loro case e ne hanno recepito gli appelli.
Romizi ha ricordato che l’evento sismico ha interessato la zona nord, dove risultano colpite in modo particolare, oltre a Sant’Orfeto, le frazioni di Resina, Solfagnano, Rancolfo, Coltavolino, Pietramelina, La Bruna, Taverna e Civitella Benazzone. Proprio nella zona colpita proseguono i sopralluoghi nelle abitazioni su segnalazione dei privati in atto già dalla mattina del 10 marzo. A oggi ne sono stati effettuati circa 400 con schede Aedes. E’ stata verificata l’inagibilità totale di 57 immobili e l’inagibilità parziale di altri 55. Nel territorio comunale risultano evacuate 285 persone corrispondenti a 143 nuclei familiari. I nuclei interessati al momento si sono organizzati in modo autonomo.