(UNWEB) Dichiarazione del Sottosegretario all'Interno Prisco:
"Tenere viva la memoria di alcune azioni eroiche è importante perché quelle azioni restino come monito per le generazioni future. Per questo ricordiamo oggi le gesta di Don Ottavio Posta, Giusto tra le Nazioni che portò in salvo, nel giugno del 1944, circa trenta ebrei confinati dai tedeschi a Isola Maggiore, traghettandoli, con l'aiuto di 15 pescatori e grazie al contributo dell'agente della Polizia di Stato Giuseppe Baratta, Medaglia d'Argento al Valor Civile conferita lo scorso aprile. E' proprio per quella scelta caparbia di mettere a rischio le proprie vite per salvarne altre, che noi oggi siamo qui: perché non dimentichiamo e perché la Storia è fatta di persone e di scelte che spesso sono in grado di piegare il corso della Storia stessa. Così le vite di un prete, di alcuni pescatori e di un poliziotto, così diverse fra loro, si sono incrociate in un momento drammatico e folle per la nostra storia con quelle di trenta persone destinate alla deportazione, e questo incrocio ha portato a uno dei massimi esempi di altruismo. Un atto straordinariamente eroico che resta bene impresso in questa comunità come nella comunità nazionale che, attraverso la memoria, contribuisce a sedimentare quei valori di civiltà che l'Occidente condivide e promuove".
E' quanto ha dichiarato il sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno Emanuele Prisco, intervenendo a Magione (PG) alla cerimonia in ricordo di Don Ottavio Posta e dell'agente di polizia Giuseppe Baratta.