tizi2(UNWEB) Perugia. “L’Amministrazione Romizi ha impiegato ben 9 anni per presentare l’unico progetto in tema di mobilità e trasporti: la Linea Bus Rapid Transit (BRT). Un progetto del quale se ne parla da tempo, ma che tuttavia, non è stato ancora realizzato e di cui ne verrà lasciata la responsabilità alla prossima Amministrazione, visto che la fine dei lavori è prevista entro settembre 2024.

Davvero un bel lascito per la futura Giunta che dovrà far fronte ai problemi della fase di collaudo e del pre-esercizio della linea, stimati dall’attuale progetto in un anno, poiché l’avvio effettivo del servizio è previsto a settembre 2025. Ma soprattutto, la nuova maggioranza dovrà affrontare le lamentele dei cittadini che accuseranno il nuovo sistema di mobilità, proclamato con tanta enfasi come trasporto rapido di massa, di non essere poi così “Rapid”. Infatti, è vero che da progetto il Bus Rapid Transit conterà su un sistema di priorità di accesso a ogni intersezione con semaforo e disporrà di corsie preferenziali, ma queste ultime saranno solo per il 40% circa del tracciato tra andata e ritorno. Questo significa che per tutta la restante parte della Linea, il Bus Rapid Transit utilizzerà le normali corsie dedicate al transito delle automobili e degli altri autobus, condivisione che inciderà molto sui tempi di percorrenza dei maxi autobus, rendendoli meno veloci di quanto previsto. Un’infrastruttura che costerà più di 80 milioni di euro non adeguata a garantire la velocità dei bus elettrici, che resteranno bloccati nel traffico e non incentiveranno i residenti a utilizzarli al posto dei veicoli personali. Soprattutto quando i cittadini, per usufruire di questi mezzi di trasporto, devono pagare un biglietto che dura solo 70 minuti, senza la garanzia di riuscire a utilizzare lo stesso biglietto per prendere altri mezzi pubblici nei punti di interscambio, scopo primario della realizzazione del BRT.
Ad oggi, è stato presentato un progetto che, tuttavia, stenta a decollare, perché sono ancora in corso pratiche amministrative per consentirne la realizzazione e ancora deve essere redatto il progetto esecutivo per permettere l’avvio dei lavori a ottobre. Lavori che, considerata la scadenza per la loro conclusione, imposta al 30 settembre 2024 dal PNRR, dovranno essere realizzati in meno di un anno. Questo comporterà la presenza contemporanea di più cantieri, che impatterà fortemente su strade a elevato traffico quotidiano, con conseguenti disagi per i cittadini.
Tanti progetti annunciati da questa amministrazione, tanti programmi, ma nessuna azione. Bisogna iniziare con i fatti. Ad oggi, invece, c’è solo tanta perplessità e un’oggettiva dissociazione con la realtà”.


 AVIS

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