(UNWEB) Perugia ha definitivamente sottratto lo scettro a Roma, l’Eterna città delle strade dissestate ed è diventata la nuova capitale italiana delle buche.
Voragini, asfalto sconnesso, dossi e dislivelli continui, marciapiedi inesistenti o impraticabili per la fuoriuscita delle radici degli alberi, strisce pedonali fantasma: ogni quartiere della città presenta criticità relative alla viabilità cittadina. Le case automobilistiche dovrebbero mettere a disposizione dei perugini incentivi per l’acquisto di fuoristrada, le uniche auto ormai in grado di affrontare quotidianamente le strade della città. Perugia è completamente deturpata da ripetuti scavi sull’asfalto. Se non sono i lavori delle compagnie del gas, sono quelli delle compagnie elettriche; se oggi si scava per la fibra, domani per le tubature dell’acqua.... Certo, non ci sarebbe niente di male negli scavi se poi, a fine lavori, venissero ricoperti e livellati al manto stradale. Purtroppo però, questo non avviene e tutti i vari strati dei lavori si sovrappongono nel tempo, fino a causare enormi buche e avvallamenti. A peggiorare la situazione sono i materiali utilizzati per chiudere le buche, spesso scadenti o mal applicati, con il risultato che tutto ritorna peggio di prima nel giro di pochi giorni o settimane. Sarebbe interessante prelevare dei campioni di asfalto e farli analizzare, come effettuato a Roma dal Codacons, per verificare se la quantità di bitume presente, che fa da collante e dà robustezza al composto steso a terra, rispetti i protocolli dell’ANAS che prevedono un range dal 4,5 al 6,1%. Il piano strade presentato dalla Giunta Romizi pochi giorni fa è decisamente insufficiente a sopperire alle necessità della maggior parte delle strade di Perugia, perché quelle interessate dagli interventi programmati sono poche. Finalmente, sembra saranno restituite ai residenti via Gallenga, Via Magno Magnini e Via Cristoforo Colombo, tenute in condizioni disastrose per anni. Ma, a un anno dalla conclusione del mandato restano ancora tantissime le strade escluse e che necessitano ugualmente di lavori di restyling per garantire sicurezza ad automobilisti e pedoni. Via del Fosso, Via Montemalbe, Via del Tempo Libero, ma sono solo alcun esempi perché l’elenco è lunghissimo.
Inutile portare altri esempi o elencare altre vie e piazze, tutta la città soffre dello stesso problema, perché tra lavori e scarsa manutenzione, le strade di Perugia sono un colabrodo, senza considerare, poi, la totale assenza di segnaletica orizzontale. Quanti incidenti sono provocati da automobilisti che cambiano traiettoria all’ultimo momento per evitare una voragine? Se si guida una moto o uno scooter, questo andamento imprevedibile degli altri veicoli diviene ancora più pericoloso. Allo stesso tempo, finire con le ruote in un “cratere” comporta il rischio di danni seri a gomme e cerchioni. Ormai, guidare a Perugia è assimilabile a una gara di slalom su piste da neve.