(UNWEB) "A seguito della illegittima trascrizione da parte del Sindaco Bandecchi di un atto di nascita in cui ha registrato un bambino come figlio di una coppia di due donne, il Popolo della Famiglia Umbria, ricordando che la forzatura amministrativa è in palese contrasto con alcune recenti provvedimenti come:

ha trasmesso formale richiesta via PEC alla Prefettura di Terni perché sia avviato un provvedimento di annullamento e modifica dell’atto di nascita.

La Suprema corte ha infatti chiarito che non c’è differenza fra chi fa ricorso, all’estero, alla maternità surrogata e i minori nati grazie alla procreazione medicalmente assistita. Il diritto fondamentale di un minore al riconoscimento, anche giuridico, del legame affettivo instaurato con il genitore d’intenzione, secondo la Cassazione, è quindi consentita solo con l’adozione e non con semplici trascrizioni.

Il Popolo della Famiglia Umbria chiede a tutti coloro che hanno a cuore il rispetto delle istituzioni e dello lo stato di diritto di far sentire una voce di dissenso a questa modalità di stravolgere, con garbata prepotenza, l’ordinamento giuridico consolidato; urgono azioni congiunte contro questo finto pragmatismo che nasconde anche l’ingiustizia di imporre due madri (o due padri) a chi oggi non ha voce."

Così, in una nota, Marco Sciamanna – Presidente Associazione Popolo della Famiglia Umbria


 AVIS

80x190