Assessore Melasecche: "Questa Giunta regionale e l'Ater stanno facendo miracoli con un piano industriale sfidante e risultati indiscutibili per tutti gli umbri, a cominciare da Terni. occorre serietà e preparazione"

(UNWEB) – Perugia, 1  – "Questa Giunta regionale e l'ATER stanno facendo miracoli con un piano industriale sfidante e risultati indiscutibili per tutti gli umbri, a cominciare da Terni". È quanto afferma l'assessore regionale alle Politiche della Casa, Enrico Melasecche, intervenendo in merito alle polemiche attribuite da un quotidiano ad un assessore del Comune di Terni. "Occorre prioritariamente precisare – sottolinea - che tali fatti sono ben noti a tutti gli addetti ai lavori, a cominciare dai sindacati degli inquilini, a partire dal SUNIA, con cui ci siamo incontrati proprio ieri, con apprezzamento reciproco di serietà di intenti, e gli interventi in corso dimostrano quanto la Regione e l'ATER, al di là delle polemiche frutto di ignoranza e povera strumentalità, abbiano a cuore, nei fatti, gli interessi di tutti i cittadini, assegnatari ed aspiranti tali".

"Che esista poi disagio, come esita una situazione estesa quanto preoccupante di morosità incolpevole e colpevole, su cui – aggiunge - questo Assessorato ha già preso provvedimenti precisi, come i contributi per gli affittuari del libero mercato e più recentemente quelli ATER, e sta facendo di tutto per alleviare le difficoltà obiettive di chi è più fragile, è altrettanto noto a chi vuol sapere, a chi vuol capire".

"La situazione attuale a causa del Covid, dell'incremento assurdo dei prezzi, dell'incremento delle rate dei mutui, per un'inflazione che colpisce le famiglie più deboli e le imprese in un momento storico come l'attuale è ben nota a tutti. Ma è gravissimo – sottolinea - che alcuni soggetti della Giunta comunale di Terni, piuttosto che farsi carico per la propria parte di questi problemi e, in armonia di intenti con la Regione rendersi partecipi della loro soluzione, abbiano impostato una polemica quotidiana spicciola, molto spesso smentita dagli approfondimenti avvenuti successivamente, nell'unica logica di fomentare un lamento inconcludente quanto provincialissimo invece di aprire confronti seri e circostanziati ai tavoli dove occorre capacità, professionalità ed argomenti concludenti per sostenere le proprie giuste ragioni con una Regione apertissima – rimarca - che ha essa stessa convocato vari incontri, proprio per spiegare cose non conosciute da chi fino a pochi giorni fa si occupava d'altro".

"L'Assessore Maggi, o il suo ispiratore, visto che è impiegato in Provincia di Terni, dove molte situazioni ereditate dalla presidente Pernazza sono drammatiche, piuttosto che utilizzare gli strumenti a disposizione di tutti i Comuni – dice ancora l'assessore Melasecche - strumentalizza il disagio abitativo dei ternani per continuare a fare, in modo stucchevole una stanca campagna elettorale obbligando la Regione a doverose quanto documentate precisazioni in una materia molto complessa su cui è facile alzare polveroni danneggiando in questo modo gli interessati e confondendo la pubblica opinione".

"Affrontare il disagio sociale, dare l'assistenza a chi ha bisogno è compito istituzionale – spiega - anche e soprattutto dei Comuni per cui occorre grande senso di responsabilità, molta prudenza, e soprattutto preparazione specifica. Non parliamo di pallone, ma della vita di migliaia di famiglie. La L.R. 23/2003, che disciplina la materia, prevede che il Comune (art. 34 della medesima norma), per far fronte a particolari situazioni emergenziali, come quella rappresentata dall'articolo di stampa, possa fornire una soluzione abitativa a nuclei familiari assegnando loro alloggi ERS in deroga alle procedure ordinarie (bandi pubblici). Tale circostanza è stata più volte ricordata, in ultimo, nel corso di un apposito incontro in Regione lo scorso 17 luglio voluto proprio da me per chiarire ai neoeletti tutti i punti su cui necessitavano chiarimenti".

"Oltretutto – prosegue - un assessore della giunta Bandecchi non credo abbia difficoltà, parlando con il sindaco, che ha operato con un'associazione "Terni col cuore", di trovare una soluzione ponte ad una specifica famiglia che ha diritto ad un alloggio di dimensioni adeguate e che ATER ha oggi messo nella disponibilità del Comune in attesa che la stessa ottenga, come è certo, quell'alloggio tra pochi mesi, quando il Comune indirà a fine settembre il bando per le assegnazioni".

"L'assessore Maggi vada pure a manifestare in piazza contro se stesso! Deve ricordare – rileva l'assessore Melasecche - che una cosa è fare l'impiegato in Provincia, ben altro è dare risposte ai cittadini in cui l'ordinaria burocrazia non è più sufficiente e, nella legalità, occorre spremere le meningi per dare soluzione a problemi impellenti. Faccia piuttosto quanto di sua competenza, praticando soluzioni che la Regione ha messo sul tavolo, assumendosi le proprie responsabilità, piuttosto che fare sciacallaggio politico in danno dei cittadini".

"Non basta aver fatto ridicole multe a casaccio all'ATER sul taglio del verde privato condominiale che adesso dovranno pagare gli affittuari con redditi bassissimi ed enormi problemi finanziari? Anche i bambini – sottolinea - comprendono che l'ordinaria amministrazione compete agli affittuari tramite il proprio amministratore di condominio e non alla proprietà ATER, che poi è pubblica, cioè di tutti gli umbri. Non sarebbe stato meglio studiare prima il da farsi, confrontarsi, capire a quali conseguenze avrebbe portato fare multe a casaccio per mostrare muscoli pesanti ma ben poco cervello? Così fare ordinanze imponendo all'ATER la potatura di alberi che insistono sul pubblico marciapiedi, di competenza del Comune, è decisione strampalata che alimenterà negli anni contenziosi infiniti quando un Comune serio ha il dovere di ridurre la marea di carte ed andare al cuore dei problemi come questa Giunta regionale ha, fin dal suo insediamento, dimostrato sempre di voler fare".

Altra questione è quella "relativa ai bandi per l'assegnazione delle case popolari di prossimo avvio, illustrata puntualmente nel corso dell'incontro del 17 luglio in cui fu chiarito che la Regione adotterà il bando tipo, che abbiamo da mesi già pronto, a cui si dovranno adeguare i Comuni, ma soltanto dopo che in settembre sarà intervenuto l'adeguamento normativo dell'art. 29 della L.R. 23/2003, recentemente cambiata, sui requisiti soggettivi degli aspiranti assegnatari agli alloggi ERS su cui il Governo centrale ha sollevato rilievi di costituzionalità, per cui potrebbero rimanere esclusi dall'assegnazione i nuclei familiari in cui solo uno dei componenti svolge attività lavorativa. Ciò comporterebbe – spiega - l'esclusione dalle assegnazione di alloggi ERS delle famiglie che versano in condizioni di maggior bisogno e di grave disagio sociale. Non solo, come rilevato anche dai Comuni nel corso di appositi confronti, l'applicazione della predetta normativa, se non modificata, risulterebbe particolarmente gravosa ai fini della verifica dei requisiti in capo a tutti i componenti del nucleo familiare, appesantendo il relativo procedimento amministrativo comunale e conseguentemente la tempistica di conclusione dell'iter di assegnazione".

"Su questo problema – ricorda - questo Assessorato si è prontamente attivato per adeguare la norma, inserendo la modifica nel DDL cd "Omnibus" (adottato con DGR n. 599 del 14/06/2023, attualmente all'esame delle competenti Commissioni consiliari). Tuttavia, tenuto conto della complessità di quel disegno di legge, i cui tempi per l'approvazione definitiva, potrebbero tardare, e proprio per consentire ai Comuni di procedere entro il 30 settembre (art. 30 L.R. 23/2003), alla pubblicazione di nuovi bandi, ho portato in approvazione lunedì scorso una delibera di Ggiunta per avere certezza che tale emendamento possa essere approvato con la massima urgenza in Commissione e poi in Consiglio regionale fin dalla prima seduta utile di settembre. Ho preso personalmente accordi – informa - con la Presidente della Commissione, consigliere Eleonora Pace e con il Presidente del Consiglio Regionale, Marco Squarta, per dare a quel provvedimento la massima velocità di approvazione. Ricordo a chi non lo sapesse, che il Consiglio Regionale costituisce l'Assemblea elettiva della Regione Umbria e non dipende dalla Giunta, ma ha totale autonomia nella predisposizione delle leggi, nei tempi e nei metodi di approvazione dei relativi provvedimenti, analogamente nei rapporti fra Parlamento e Consiglio dei Ministri, per cui quando si parla in modo confusionario di Regione va sempre precisato a quale organo ci si riferisce. Va comunque sottolineato che fino al 31 dicembre 2022 il Comune di Terni avrebbe ben potuto assegnare gli alloggi che ATER aveva messo da tempo a disposizione e la cessazione della validità delle precedenti graduatorie, quindi l'impossibilità dall'1 gennaio di quest'anno di assegnare alloggi se non con i nuovi bandi è misura richiesta dagli stessi sindacati, proprio a tutela dei richiedenti attuali che hanno bisogno e punteggio superiore agli ultimi residuali delle vecchie graduatorie, grave ingiustizia faremmo se si agisse al contrario".

Venendo poi al "caso specifico di un cittadino, da anni in graduatoria per un alloggio ERS, che oggi ha perso il lavoro, l'assessore Maggi se mi avesse semplicemente telefonato per sapere se a Terni ci sono disponibili vari appartamenti da tre camere idonei per il caso di specie avrei potuto fornire consigli opportuni. In conclusione l'atteggiamento maramaldesco di alcuni soggetti che pensano prepotentemente di minacciare e ricattare urlando porterà a danni incalcolabili per la città di Terni, nonostante che mi adoperi molto concretamente da sempre per risollevarla da una situazione di obiettiva marginalizzazione e di dissesto cui l'hanno portata le Giunte precedenti al 2018".

"Su temi delicati che toccano i bisogni delle famiglie più fragili io stesso – ricorda Melasecche - ho convocato riunioni su cui l'assessore in un primo tempo ha dichiarato di non essere preparato chiedendone il rinvio. Chi mi conosce sa bene che non ho mai avuto timore di affrontare i problemi per risolverli, con un pragmatismo non comune fra coloro che svolgono un ruolo pubblico, pertanto invito per l'ennesima volta al confronto sereno nelle riunioni istituzionali. Se qualcuno ritiene di impostare i rapporti fra enti pubblici come si usa talvolta allo stadio credo abbia sbagliato completamente stile e metodo, non solo nella forma ma nella sostanza, e se ne renderà conto a sue spese, ma purtroppo anche a spese di tutti i ternani, compreso quell'80% che non ha votato il presidente della Ternana, molto mal consigliato quanto a incompatibilità, tant'è che, anche le pietre lo sanno, avrei preferito che avesse continuato in quel ruolo, mantenendo le molte promesse che ha fatto".

"Abbiamo tutti molto da fare per cui consiglio una cultura istituzionale, meno polemiche inutili, confronti approfonditi, soprattutto soluzioni concrete e veloci. L'ATER ha impostato, grazie alla Giunta di cui mi onoro di fare parte, nell'interesse di tutti gli umbri ma anche certamente dei cittadini che abitano a Terni, un piano industriale ambiziosissimo che sta portando ad una offerta di un numero e di una qualità di alloggi mai visti nella storia cinquantennale della Regione. Su Terni, come nelle altre città con alta tensione abitativa, sta facendo investimenti mai visti, dal Quartiere San Lucio, alla palazzina ex Cellule staminali, e così via. Per chi avesse voglia di studiare c'è materiale sufficiente. Se invece dovesse prevalere la povera furbizia utilizzando la denigrazione sistematica, la prepotenza gratuita, la battuta da bar, metodi di un dipietrismo ormai annullato dalla storia che a Terni qualcuno vorrebbe, a proprio esclusivo vantaggio, far rinascere, credo – conclude - che le conseguenze non potrebbero che essere quelle che prevede la legge e la stragrande maggioranza dei ternani non potrebbe non reagire di conseguenza".


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