(UNWEB)– Perugia, - "Sono lieto delle numerosissime interrogazioni e accessi agli atti sull'attività dell'ARPAL Umbria che provengono, con cadenza ormai settimanale, dai Consiglieri di opposizione e in particolare dal Consigliere Tommaso Bori. Questa intensa e frenetica attività "politica", su qualsiasi atto dell'ARPAL (gestionale, amministrativo, organizzativo ecc.) mi dà infatti periodicamente modo di mettere in luce, con altrettanta scrupolosità, le attività realizzate dall'Agenzia e i suoi eccellenti risultati, mai raggiunti con le Giunte regionali a guida PD" – è quanto afferma l'assessore regionale Michele Fioroni in una nota.
"Mi rammarico – prosegue Fioroni - però del fatto che siano avanzate sempre soltanto interrogazioni "a risposta scritta". Mi piacerebbe molto, infatti, e credo che ciò possa essere anche più stimolante e costruttivo su temi che hanno un valore politico e di interesse per la collettività, poter avere un confronto pubblico e diretto con il Consigliere Bori, nella sede più appropriata: il Consiglio regionale.
A tal riguardo, mi piacerebbe anche conoscere e avere contezza dal Consigliere Bori, di come alcune fra le innumerevoli richieste di informazioni e documenti, nell'ambito degli accessi agli atti avanzati dal Consigliere Bori direttamente all'Agenzia, possano, proprio ai sensi dell'art. 4 del Regolamento dell'Assemblea Legislativa, ".... essere utili nell'espletamento del mandato, nei limiti consentiti dalla legge".
L'ultimo accesso, in ordine di arrivo, è diretto ad acquisire ogni documento relativo al conferimento degli incarichi di Posizione Organizzativa ai funzionari di ARPAL.
Orbene, mi sfugge completamente, e chiedo al Consigliere Bori di volermi illuminare al riguardo, come queste informazioni possano essere utili per lo svolgimento di un mandato politico!
Potrebbe sembrare, infatti, che il Consigliere Bori, in totale spregio delle previsioni di legge, abbia interesse ad interferire e/o influenzare il conferimento di incarichi responsabilità da parte del vertice amministrativo dell'Agenzia, ovvero potrebbe sembrare che egli abbia interesse a tutelare singole posizioni di specifiche persone ("rumors" ai quali, si intende, io non credo minimamente), ovvero ancora sia in possesso di elementi di conoscenza tale che lo inducano a ritenere che gli attuali funzionari incaricati come responsabili non abbiano capacità e competenze professionali per ricoprire quella posizione, cosa che in tutta franchezza mi pare inverosimile anche alla luce delle specifiche competenze professionali del Consigliere Bori stesso, sì elevate, ma pur sempre confinate nel campo della medicina.
Dunque, tutte le ipotesi sopra formulate sono egualmente inverosimili perché contrarie alla legge e prive di alcun tipo di interesse per il Consigliere Bori, quindi nella certezza che nessuna di esse possa muovere le richieste di accesso da questi formulate, continua a sfuggirmi e continuo a domandarmi in che modo esse mai potranno ".... essere utili nell'espletamento del mandato, nei limiti consentiti dalla legge"?
Immagino – conclude - che il Consigliere Bori, in questo caso, vorrà esplicitare pubblicamente in Assemblea le sue motivazioni, che non ho dubbi di ritenere mosse dal superiore interesse per il bene della collettività.
Tutto milita, quindi a favore di un confronto pubblico sulle attività e i risultati dell'ARPAL nella sede del Consiglio regionale, un confronto che attendo con impazienza".
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