(UNWEB) Perugia. “Sono troppe le criticità emerse dal progetto definitivo presentato da ANAS per la realizzazione della bretella di sette chilometri tra Collestrada e Madonna del Piano, all’interno del Bosco a Farnetto – dice in un comunicato Francesca Tizi, capogruppo M5s in Consiglio comunale -.
Modifiche importanti rispetto a quanto inserito nel progetto preliminare approvato dal Consiglio a giugno 2022. Per questo ieri, durante la seduta della III Commissione permanente, riunitasi per discutere alcuni Ordini del giorno al riguardo, ho annunciato che presenterò un’interrogazione per chiedere al Sindaco e alla Giunta perché, alla luce di quanto emerso, non provvedono a effettuare una nuova valutazione della situazione e a rivedere la propria posizione in ordine all’infrastruttura “Nodo di Perugia”, riconsiderando la delibera approvata in mancanza del progetto definitivo. Soprattutto, sento il dovere di chiedere perché, nonostante le importanti preoccupazioni espresse dai tecnici e dai dirigenti del Comune nelle loro relazioni sul progetto definitivo, questi ultimi hanno dato parere favorevole sull’opera. I tecnici, infatti, hanno evidenziato diverse criticità che riguardano l’inquinamento acustico, la posizione della centrale di stoccaggio del metano cittadino che impone particolari distanze, la viabilità e l’impatto ambientale. Il tracciato rilevato, infatti, interrompe la continuità dei corridoi ecologici, compromettendo la mobilità della flora e della fauna, discontinuità che rappresenta un pericolo anche per la fauna selvatica e per gli attraversamenti di animali selvatici sulla strada. Con il nuovo progetto, infatti, per l’attraversamento della zona vincolata è prevista la permanenza di una galleria artificiale e non più naturale, la cui realizzazione, come riportato nel progetto definitivo avverrà mediante l’utilizzo di esplosivo, con potenza emessa difficilmente valutabile a priori, ma che in ogni caso produrrebbe conseguenze negative per la fauna del Bosco a Farnetto di Collestrada. Inoltre, sono state rilevate criticità relative alla presenza prolungata del cantiere, soprattutto con riferimento alla viabilità locale, che risulta inadeguata a sostenere il transito dei mezzi e la mancata riduzione del traffico a seguito della realizzazione del Nodino, poiché non ci saranno modifiche di sorta sul raccordo autostradale Bettolle-Perugia, così come riportato da ANAS nella relazione sui flussi di traffico inviata a giugno alla Regione e al Ministero delle Infrastrutture. Tutte questioni affrontate negli Ordini del giorno presentati ieri, ma ancora non votati. Un’interrogazione quindi indispensabile, per tutelare il nostro territorio e soprattutto i cittadini di Perugia, da quello che potrebbe diventare il risultato di un ennesimo errore di valutazione da parte di chi gestisce attualmente la città. Il risultato drammatico di un progetto che la Giunta Romizi vuole portare avanti per accontentare una parte dei residenti della zona, senza prendere in considerazione le conseguenze devastanti che l’attuazione di quest’opera porterà alla fascia di territorio coinvolta nei lavori.