Il presidente di Polis interviene sulla revoca del bando per i servizi socio sanitari dell’Usl Umbria 2

(ASI) Perugia – “Non si possono fare gare in questo settore come se si acquistasse il catrame per le strade. Pur nella grande utilità di entrambe le cose, si tratta di due ambiti completamente diversi che richiedono competenze e qualità specifiche”.

È quanto afferma in una nota,  Gianfranco Piombaroli, presidente di Polis società cooperativa in relazione alla revoca della gara d’appalto dell’Usl Umbria 2 per i servizi socio sanitari dopo che cooperative, società del terzo settore e sindacati avevano evidenziato diverse criticità.

“Dobbiamo avere la capacità di interloquire con gli enti locali per far capire la necessità di garantire il capitale umano presente nelle cooperative e nei servizi – ha proseguito Piombaroli – E quindi della necessità di intervenire nel momento in cui un capitolato o un bando di gara esce con delle imprecisioni, innescando dei meccanismi che non garantiscono etica, qualità e professionalità a un livello adeguato”.

Secondo il presidente di Polis “si verifica che a fronte di un prezzo scontato intervengano dei soggetti che operano sul mercato senza capacità di offrire garanzie. Se poi il prezzo è estremamente scontato, puntando sui ribassi economici, succede che si gioca sulla qualità progettuale”.

A fronte della situazione economica e sociale “non possiamo permetterci una cosa del genere perché va a squalificare quanti operano correttamente e a danno dei cittadini, dei fruitori del servizio e dei soci che si trovano con buste paga drenate di somme dal 10 al 20 per cento – conclude Piombaroli – Noi vogliamo far sì che in Umbria si mantenga un sistema che garantisca da una parte gli utenti dei servizi, dall’altra parte che dia garanzia ai soci di uno stipendio accettabile”.


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