Sulla questione interviene Francesca Tizi (M5S)
(UNWEB) Sono vicina alle studentesse e agli studenti che stanno protestando contro la carenza di posti letto e il caro affitti. Quest'anno la crisi abitativa di Perugia ha toccato delle vette così alte che è diventato impossibile per loro trovare una casa e questo disagio grava sul loro diritto allo studio.
La nuova “Protesta dei balconi”, lanciata da Link Perugia, che vede esposti in varie aree della città e nelle sedi universitarie striscioni con la scritta “Non sentiamo R(e)agione. Vogliamo un tavolo permanente”, fa capire che nessun passo avanti e nessuna apertura è stata fatta dalle parti politiche regionali e comunali. È fondamentale organizzare quanto prima un tavolo di confronto permanente tra Comune, Regione e sindacati studenteschi per definire politiche e interventi a lungo termine per risolvere la crisi degli alloggi e migliorare le condizioni abitative.
Soddisfare la domanda di posti letto, gestire la crescita della popolazione universitaria e rivedere i piani per il trasporto pubblico locale, inclusi il rinnovo e l’allargamento del pass tpl regionale per studenti devono essere le priorità per chi sta governando questa città.
Un piccolo sostegno alle centinaia di giovani, attualmente senza “tetto”, è stato offerto dall’Università di Perugia che ha ammesso gli studenti fuori sede risultati vincitori della borsa Adisu di posto letto, ma non assegnatari, alla didattica a distanza. Una piccola soluzione per tamponare l’attuale situazione emergenziale, in attesa di un intervento politico che ancora stenta ad arrivare. La dad, infatti, per quanto utile, non risolve i disagi a livello di organizzazione delle lezioni per i docenti e soprattutto per gli studenti, che non possono seguire agevolmente i corsi e sviluppare quella socialità insita nel poter frequentare le lezioni in presenza.
Regione e Comune non possono più ignorare le richieste degli studenti e rimandare le soluzioni a questo problema così sentito da tutti i cittadini di Perugia, che stanno partecipando, solidali, alla protesta studentesca.