Di seguito il comunicato a cura di Francesca Tizi (M5s).
“Il fenomeno della Great Resignation, ovvero delle dimissioni volontarie da parte dei dipendenti, è un fenomeno che dagli Stati Uniti si è diffuso in Europa e anche in Italia. A seguito della riduzione delle misure restrittive legate alla pandemia è emerso che tale fenomeno, però, non riguarda solo il settore privato: a spaventare sono le dimissioni in aumento anche nel settore pubblico e in particolare nei Comuni, dove neanche i finanziamenti del Pnrr riescono a fermare l’esodo del personale che dagli uffici pubblici scappa verso altre opportunità economiche.
Dai dati emersi dall’ultimo rapporto dell’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale su ‘Personale e formazione’, le dimissioni volontarie negli uffici pubblici risultano raddoppiate fino ad arrivare a 14.548 nell’ultimo anno censito (+89% in sei anni). A incidere su tale scelta vi è una retribuzione non adeguata, specie in quei settori a contatto diretto con cittadini e territori.
Ma alla base delle motivazioni più frequenti che spingono il personale a dare le dimissioni volontarie e che cominciano a intaccare anche la logica del posto fisso, troviamo un malessere dovuto alle poche opportunità di crescita, a un ambiente di lavoro poco salutare e alla scarsa comunicazione con i superiori o i colleghi, strumenti inadeguati, formazione insufficiente, assenza di flessibilità, la sensazione di non vedere riconosciuti e valorizzati i propri talenti e il proprio impegno, la propria professionalità, poca considerazione di strumenti che riescono a conciliare lavoro e famiglia, come lo smart working.
Anche nel Comune di Perugia, dove è già presente una situazione di sotto organico, si sta diffondendo tale fenomeno, per questo presenterò nei prossimi giorni un’interrogazione per conoscerne la portata e le strategie che questa Amministrazione intende mettere in campo”.