(UNWEB) Portare Perugia e l’Umbria fuori dall’isolamento che caratterizza il nostro territorio e il nostro sistema di trasporti e collegarle al resto d’Italia. Questo il tema dell’Ordine del giorno che ho presentato questa mattina. Non si può parlare di rilancio dell’Umbria se la realtà è che l’attuale quadro infrastrutturale umbro è tutt’altro che adeguato al terzo millennio: i treni sono poco frequenti e la maggior parte delle nostre linee ferroviarie sono obsolete e a binario unico, fattori che incidono negativamente negli spostamenti di umbri, pendolari e turisti.
Per promuovere l’economia regionale e il turismo, specie di qualità, è indispensabile offrire collegamenti adeguati. La vasta platea di turismo nazionale e internazionale deve trovare naturale facilità a raggiungere le città dell’Umbria, ponendo fine all’attuale paradossale situazione in cui per andare da Firenze a Perugia o da Roma a Perugia si impiega più tempo che ad andare da Roma a Madrid. Tali problemi e disagi non saranno certamente risolti dalla realizzazione della stazione Alta Velocità “Medioetruria”, fortemente promossa dall’attuale Giunta regionale. Un progetto che prevede la localizzazione della stazione a Creti, in provincia di Arezzo – in ultra regione – e che quindi non porterà alcun vantaggio all’Umbria. Infatti, per raggiungerla, i potenziali utenti umbri e in particolare perugini dovranno effettuare o un doppio trasbordo ferroviario o percorrere un viaggio in auto di non meno cinquanta minuti. I tempi che stiamo vivendo rendono ormai indispensabile inserire anche Perugia nel sistema nazionale Alta Velocità di Rete. Non dobbiamo, infine, dimenticare che Perugia è meta di studio universitario per moltissimi studenti provenienti dalle regioni del Mezzogiorno e pertanto si deve lavorare all’implementazione di convogli ad Alta velocità anche verso il sud del Paese, così da realizzare un vero progetto strategico e di rilancio del nostro territorio.
Così, in una nota, consigliera Francesca Tizi (M5S)