elisa leonardi 3(UNWEB) Perugia,  – "Un appello a tutti i politici e i rappresentanti istituzionali dell'Umbria, in Regione, in Parlamento e in tutte le Istituzioni locali, affinché mettano in atto politiche in grado di sostenere gli anziani e le fasce deboli". Così la segretaria generale della Uil Pensionati dell'Umbria, Elisa Leonardi, lanciando un richiamo ai "politici e amministratori umbri che si preparano ad una stagione di bilanci previsionali, sia in Regione con il Defr che in Parlamento con la manovra".

"La categoria dei pensionati – spiega Leonardi – come abbiamo più volte sottolineato, è sempre stata vessata dai governi italiani ma gli ultimi due hanno messo mano in maniera incisiva all'indicizzazione delle pensioni con tagli anche sostanziosi. Per non parlare dei mancati finanziamenti in materia di disabilità o della mancata rivisitazione della Legge Fornero per la flessibilità in uscita dal lavoro, che diventa anche più complicato e spostato in avanti. L'ultimo macroscopico taglio che emerge dalla manovra di bilancio è quello dei 350 milioni per l'attuazione della legge delega sulla disabilità, di cui mancano anche i decreti attuativi. Fondi che, tra gli altri, sarebbero finiti per coprire una parte dei conti del Superbonus".

"Tale taglio – continua Leonardi – avrebbe delle gravissime ripercussioni sull'Umbria, dove sono censite 207mila persone con limitazioni, un terzo di questi con problemi gravi e il 17 per cento di questi over 65enni. Inutile sottolineare dunque che, nonostante le passerelle della ministra per le Disabilità in Umbria, il taglio dei fondi risulterebbe essere un atto gravissimo, di cui pagherebbero le conseguenze i cittadini più deboli. Non dimentichiamoci che l'Umbria, tra le altre cose, presenta 40mila invalidi sull'orlo della povertà con 300 euro al mese, senza agevolazioni per una percentuale di invalidità che non arriva al 100 per cento. Ci auguriamo quindi – prosegue Leonardi – che quanto emerge dalla Manovra di bilancio del Governo, che sta iniziando il suo iter in Parlamento, non venga fotocopiato in Regione, dove sta iniziando a fare il proprio cammino il Defr. Gli obiettivi devono essere la massima attenzione alla sanità, alle liste d'attesa e alla medicina del territorio, la vera ancora di salvezza per gli anziani che, troppo spesso, devono scegliere se curarsi o fare la spesa. E per curarsi devono fare chilometri e chilometri all'interno dell'Umbria".

 

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